“Progetto avrebbe impatti negativi su saperi, studenti e docenti. Costituzione resti faro”

Roma, 28 mar. (askanews) – I sindacati ribadiscono il loro ‘no’ all’autonomia differenziata, una contrarietà che si rafforza quando si investe il mondo della scuola che è un “diritto fondamentale” e non solamente un “servizio”. Cgil, Cisl, Uil e Snals Scuola, in audizione in commissione Affari costituzionali della Camera, bocciano la “regionalizzazione” dell’istruzione, pena una crescita dei divari e delle diseguaglienze tra le varie parti del Paese con impatti negativi sui “saperi, gli studenti e i docenti”.

Gli articoli 33 e 34 della Costituzione, ha sottolineato la segretaria generale della Flc Cgil Gianna Fracassi, “introducono le caratteristiche basilari del sistema scolastico”, la “valenza generale unitaria” e “identificano un ambito di competenza esclusivamente statale” per questi temi, rappresentando la “struttura portante del sistema nazionale d’istruzione che richiede di essere applicato in modo unitario e uniforme in tutto il territorio nazionale”. (segue)

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