Il black out ha fatto perdere potenza ai motori e impedito manovre
Roma, 27 mar. (askanews) – Pochi minuti prima che la portacontainer “Dali” si schiantasse contro il Francis Scott Key Bridge, la nave ha avuto un “blackout completo” che ha tolto la potenza al motore e alle attrezzature di navigazione. Lo ha riferito un funzionario, secondo quanto riporta il New York Times.
Clay Diamond, direttore esecutivo dell’American Pilots Association, ha detto di aver parlato regolarmente con l’Association of Maryland Pilots e che la causa del guasto del sistema non è chiara. Anche se i generatori di backup della nave si sono attivati, ripristinando un po’ di energia, il sistema di propulsione è rimasto offline, secondo quanto ha detto il funzionario.
Quando la nave ha perso potenza – ha detto Diamond al NYT – il pilota salito sulla nave per comandarla nelle procedure di uscita dal porto, ha ordinato di virare il più possibile a sinistra e di calare in ancora per cercare di fermare o rallentare la deriva della nave verso il ponte. Una volta resosi conto di aver perso il controllo, il pilota – un veterano – avrebbe anche chiesto la chiusura al traffico del ponte, ha detto ancora Diamond al NYT.
Intanto, la Guardia costiera Usa ha dichiarato di aver sospeso per la notte le ricerche e che i sei dispersi per il crollo del ponte Key di Baltimora sono trattati come morti presunti. Il contrammiraglio Shannon Gilreath della Guardia Costiera ha detto che gli uomini scomparsi sono presunti morti in base alla temperatura delle acque in cui sono caduti e al periodo di tempo in cui sono stati sott’acqua. Le autorità hanno detto che i sei facevano di una squadra di costruzione che riparava le buche nel momento in cui il ponte è crollato, dopo che il portacontainer Dali ha colpito un pilone.