Premiata la sua strategia flessibile sulle linee produttive
Roma, 13 mar. (askanews) – Grazie un rafforzamento della sua quotazione in Borsa di circa il 30% da fine gennaio, il gruppo Stellantis, con una capitalizzazione a quota 80 miliardi di euro, ha compiuto un storico sorpasso sulla rivale europea Volkswagen, il cui valore in Borsa si attesta a 63,8 miliardi. Lo riporta il Financial Times, con un articolo di analisi in cui si ricorda che la capitalizzazione di Vw si è praticamente dimezzata rispetto ai livelli del 2021.
Il quotidiano guarda più dettaglio alle recenti scelte strategiche dei due gruppi e già nel titolo spiega come ad essere stata premiata sia la “mentalità da sopravvivenza” di Stellantis.
Sotto molti aspetti i due conglomerati sono infatti simili, controllano decine di marchi, che in emtrabi i casi vedono la produzione spaziare dalle utilitarie alle supercar, e hanno posizionamenti su scala globale. Ma sulla sfida rappresentata dalla “elettrificazione” Stellantis ha adottato un approccio più causo, ha scelto una piattaforma “multi energetica” che le consente di sfornare dalle stesse linee produttive ibride, vetture con motori termici tradizionali e vetture elettriche.
Quando la domanda per un tipo specifico di propulsione cala, gli stessi addetti e la linea produttiva possono semplicemente concentrarsi sulle alternative. Volkswagen invece ha optato per fabbriche specializzate solo sui modelli elettrici, che negli ultimi ultimi mesi hanno visto un drastico ridimensionamento delle prospettive di domanda e degli ordinativi (in un quadro di generalizzato scetticismo su questa soluzione).
Il Ft ricorda che il gruppo tedesco ha perso il primato sulla produzione mondiale di auto nel 2016, a beneficio di Toyota, risentendo dello scandalo sulle emissioni taroccate di alcuni sistemi a propulsione diesel.
Secondo l’analisi su questo nuovo sorpasso hanno pesato anche due diverse culture di impresa e due strategie: Volkswagen continua a tenere in piedi una massiccia struttura, mentre Stellantis ha snellito i suoi uffici, in particolare sulle vendite, e incoraggiato il mantenimento del lavoro da remoto. Alcuni osservatori avvertono che questa strategia di tagli potrebbe portare a ricadute negative in futuro, ma finora gli investitori hanno premiato la riduzione dei costi.
Questo non significa che non manchino le sfide per Stellantis: deve ancora pienamente integrare le sue attività in Francia, Italia, Germania e Stati Uniti. Ma può anche contare su punti di forza, conclude l’analisi, in particolare sulle operazioni negli Usa.