Perquisizioni della Gdf nell’ufficio del manager

Milano, 12 mar. (askanews) – L’ad del Milan, Giorgio Furlani, è indagato a Milano nell’ambito dell’inchiesta sul passaggio di proprietà del club rossonero dal fondo statunitense Elliot al fondo RedBird. L’accusa ipotizzata nei suoi confronti è ostacolo all’attività di vigilanza della FIGC. Sotto indagine per la stessa ipotesi di reati c’è anche il suo predecessore alla guida del Milan Ivan Gazidis. Questa mattina sono scattate perquisizioni della Gdf nell’ufficio di Furlani all’interno della sede del Milan. La società, stando a quanto si apprende in ambienti giudiziari milanesi, è estranea a questa vicenda. Sono in tutto 4 gli indagati nel fascicolo di indagine aperto dal pm Giovanni Polizzi. Secondo l’ipotesi accusatoria formulata, tra il 2022 (anno del passaggio di proprietà del club rossonero – ndr) e il 2023, “Furlani e Gazidis, in qualità di amministratori delegati pro tempore del
Milan, al fine di ostacolare l’esercizio delle funzioni di vigilanza, esponevano fatti materiali non rispondenti al vero e comunque occultavano con mezzi fraudolenti, in tutto o in parte, fatti che avrebbero dovuto comunicare, concernenti la situazione economica, patrimoniale e finanziaria relativa all’assetto proprietario della società, ovvero omettevano le comunicazioni dovute alla predetta autorità, consapevolmente ostacolandone le funzioni”. Gli inquirenti milanesi ipotizzano che “la maggior parte del capitale utilizzato per la compravendita del Milan sia proveniente da un veicolo societario non riferibile a RedBird”.
Dalle indagini è insomma emerso “che, nonostante il passaggio di proprietà” dal Fondo Elliot al fondo RedBird, “i componenti del board del Milan in quota al Fondo Elliot sono rimasti immutati
nelle rispettive cariche sociali”. L’ipotesi al vaglio degli investigatori è dunque “che il Fondo Elliott conservi attualmente il controllo sostanziale della società Milan”, anche se all’Autorità di vigilanza della Figc è “stata rappresentata l’effettiva cessione della proprietà in favore del Fondo RedBird”. Quanto basta a determinare “una situazione di conflitto di interesse, dal momento che il Fondo
Elliott risulta avere un’influenza dominante su un’ulteriore società di calcio francese – denominata Lille – iscritta alle medesime competizioni europee del Milan”.

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