Accesso più facile per anziani, disabili, malati cronici

Roma, 7 mar. (askanews) – “Con la revisione del processo di distribuzione del farmaco prevista nella Legge di Bilancio viene introdotta la possibilità per le farmacie convenzionate di dispensare farmaci, finora reperibili solo nelle strutture ospedaliere. Portiamo avanti un cambiamento avviato nel 2022 da un’indagine conoscitiva parlamentare promossa dal Sottosegretario Marcello Gemmato” nella commissione Affari sociali della Camera che evidenziava proprio “la necessità di facilitare l’accesso al farmaco dei pazienti, superando vecchie regole ormai datate ed emanate soprattutto per tenere sotto controllo la spesa farmaceutica”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci all’evento “Farmaco accessibile: novità legislative. Cosa cambia per il cittadino”, in corso al ministero della Salute per presentare le novità legislative per la riorganizzazione della distribuzione dei medicinali secondo la legge di Bilancio 2024: accesso più facile e veloce a farmaci essenziali, soprattutto per i pazienti cronici.

Con la manovra finanziaria 2024, ha spiegato il ministro, “abbiamo voluto rafforzare la tutela della garanzia dei cittadini ad accedere più facilmente al farmaco; abbiamo voluto dare ascolto e andare incontro alle necessità dei nostri cittadini, soprattutto degli over 65, dei disabili, dei malati oncologici che costituiscono i maggiori fruitori della distribuzione diretta e che chiedono un sistema sanitario sempre più di prossimità”. Un vantaggio anche per quanti “vivono in aree interne e in Comuni che non disponendo di farmacie ospedaliere devono percorrere lunghe distanze per poter raggiungere strutture che spesso osservano orari e giorni di apertura che possono essere limitanti per i pazienti”. Le farmacie poi “sono sempre più percepite come strutture di prossimità grazie alla loro capillarità e alla loro continuità di servizio”.

Con le nuove regole per alcuni farmaci i cittadini non avranno più bisogno di rivolgersi alla farmacia ospedaliera o andare in farmacia per prenotare il medicinale che gli occorre e poi tornarci per ritirarlo, con tempi di attesa da uno a tre giorni, ma potranno trovarli direttamente nella farmacia vicino casa. Le nuove disposizioni, è stato spiegato, saranno operative dopo la revisione del prontuario farmaceutico da parte dell’Aifa. La prima revisione è prevista il prossimo 30 marzo, poi l’aggiornamento sarà annuale.

“Rivedere il processo di distribuzione del farmaco permette, inoltre, – ha aggiunto Schillaci – di valorizzare il servizio cognitivo che il farmacista svolge nella promozione dell’aderenza terapeutica, incentivando quell’ appropriatezza e persistenza nelle terapie che sono necessarie per ottenere migliori esiti, riduzione delle possibili complicanze, con un beneficio anche per la sostenibilità del sistema”.

La misura sarà monitorata “con attenzione”, ha aggiunto il ministro. “Per questa ragione è stata prevista l’istituzione presso il Ministero della Salute di un tavolo tecnico – ha spiegato – che sarà responsabile di monitorare gli effetti finanziari di questo provvedimento, a garanzia della sostenibilità del servizio sanitario. Auspico, inoltre, che l’attività del tavolo si orienti ad analizzare oltre all’impatto economico, anche i reali effetti del provvedimento sull’incremento dell’aderenza e il miglioramento delle condizioni di accesso alle prestazioni farmaceutiche che, non dimentichiamolo, – ha concluso Schillaci – sono un pilastro fondamentale dei Livelli essenziali di assistenza”.

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