MARIGLIANO – Serata di terrore a Marigliano lungo il Corso Umberto I. Secondo quanto riportato dalla pagina social “Nessuno tocchi Ippocrate”, un operatore sanitario del 118 (I.F. – ndr) è stato aggredito da un individuo, identificato poi dai Carabinieri, abbiamo sentito il malcapitato che ci ha raccontato la triste storia.

I FATTI

«Allertata dalla centrale operativa del 118 per codice rosso la postazione mobile, giunta sul posto per prestare soccorso ad una paziente incosciente e cardiopatica che alla vista dei sanitari vomitava sudava e aveva un dolore irradiato al braccio sinistro.

Praticate le operazioni come previste dal protocollo, l’anziana signora viene agiata sulla lettiga e messa in ambulanza ma all’improvviso delle urla e la signora dice: “questa è mia figlia fatemi scendere subito” si alza dalla barella e esce da sola dal mezzo.

Corre verso la figlia in stato interessante che nello stesso momento a sua volta stava veniva malmenata dal fidanzato.

Finita la rissa familiare, l’individuo scappa e facciamo risalire la signora in ambulanza e, mentre io sulla panchina tranquillizzavo la ragazza incinta precedentemente picchiata, ritorna di nuovo il fidanzato che mi aggredisce fisicamente con strattoni e poi verbalmente dicendo che non dovevo toccare la sua ragazza è che mi avrebbe ucciso.

La polizia municipale presente sul posto non è intervenuta essendo due ragazzine nuove e piccole ed un anziano anche mezzo zoppo.. addirittura mi dicevano di portare la signora in ospedale e togliere il casino da mezzo. 

Con i vigili ci ho litigato tanto è vero che li ho fatti andare via dicendogli proprio che non servivano ad un cazzo e che erano inutili in tutto, andati via loro allertavo la centrale operativa per farmi arrivare i Carabinieri che ahimè unica pattuglia al momento disponibile della caserma di Marigliano si trovava ad Acerra per un altro intervento.

Arrivati dopo circa un ora, generalizzano tutti i presenti e mi invitano a refertarmi (ma continuando a lavorare) e a sporgere regolare denuncia.

Presentatomi al pronto soccorso per le percosse ricevute, mi sono stati refertati 7 giorni di prognosi per trauma contusivo al ginocchio e trauma distorsivo alla spalla. Nei prossimi giorni sporgerò regolare denuncia presso la stazione territoriale dei Carabinieri»

Di Aniello D'Antonio

Classe ‘83 diplomato in ragioneria. Lavoro in una pasticceria a Portici, attività che ho ereditato dai miei zii. Oltre alla mia famiglia amo lo sport che seguo fin da piccolissimo grazie a mio padre che mi ha trasmesso questa passione soprattutto per il calcio, ma ammiro molto anche il ciclismo. Mi piace parlare di calcio, discutere e confrontarmi con tifosi di altre squadre sempre con rispetto. In fondo è un gioco! 😉

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