Inquirenti avviano procedimento senza indagati o reati ipotizzati
Roma, 4 mar. (askanews) – Le attività del presidente della Figc, Gabriele Gravina, al centro di una indagine avviata dalla Procura di Roma sulla base della trasmissione atti che venne fatta dal finanziere Pasquale Striano e dal pm Antonio Laudati che trasmisero gli atti a piazzale Clodio, nei mesi scorsi. Ed anche se il militare e il magistrato risultano indagati a Perugia per una presunta attività di dossieraggio l’oggetto di quanto affermato è motivo di interesse degli inquirenti capitolini.
Secondo quanto si è appreso le verifiche riguardano, tra l’altro la vendita dei diritti della Lega Pro e della Salernitana. Il fascicolo aperto dal procuratore capo, Francesco Lo Voi, è stato affidato all’aggiunto Giuseppe Cascini ed al pm Maria Sabina Calabretta. L’accertamento è, al momento, senza indagati od ipotesi di reato, un ‘modello 45’ – si aggiunge nella cittadella giudiziaria romana.
Le “presunte attività illecite poste in essere da Gabriele Gravina” sono oggetto del fascicolo avviato dalla Procura della Capitale. Secondo l’invito a comparire dei pm di Perugia per il luogotenente Striano, il militare e Laudati “attestavano falsamente che le fonti di innesco dell’attività investigativa”. Affermando che sulla base di “elementi informativi provenienti dalla procura di Salerno e da quest’ultima acquisiti dell’ambito di proprie attività investigative” quando invece “l’origine dell’atto erano le informazioni ottenute” da altra persona “attraverso incontri promossi da Laudati e concordati da Striano nel maggio del 2022”. Una condotta – scrivono i magistrati umbri – che portava “intenzionalmente un danno a Gabriele Gravina” ipotizzando “attività illecite poste in essere dallo stesso” presidente Figc. Da alcuni mesi gli inquirenti guidati dal procuratore Lo Voi, appunto, stanno ricostruendo il bandolo della matassa.