L’ex presidente era stato escluso dal voto per le primarie dei Repubblicani per le presidenziali
Roma, 4 mar. (askanews) – La Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato la decisione dello stato del Colorado di escludere Donald Trump dal voto alle primarie dei Repubblicani per le presidenziali.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha dunque annullato la sentenza della Corte Suprema del Colorado, secondo la quale l’ex presidente Donald Trump non era idoneo a candidarsi per le elezioni presidenziali 2024a causa del ruolo svolto nel provocare l’attacco del 6 gennaio al Campidoglio, mentre il Congresso notificava la vittoria di Joe Biden.
La decisione arriva appena un giorno prima delle primarie del Colorado, dove ora Trump potrà correre, sfidando Nikki Haley. Quanto deciso dai giudici supremi avrà un impatto anche su altri due stati, il Maine e l’Illinois, che avevano seguito il Colorado nella scelta di escludere Trump dalle schede delle primarie.
La corte del Colorado aveva basato la sua sentenza, emessa lo scorso 19 dicembre, sulla sezione 3 del 14° emendamento della Costituzione, che vieta a coloro che in precedenza hanno ricoperto incarichi governativi ma in seguito “si sono impegnati in un’insurrezione” di candidarsi a vari incarichi federali.
La causa statale è stata intentata da sei elettori appartenenti all’associazione Citizens for Responsibility. Secondo i ricorrenti, Trump “ha intenzionalmente organizzato e incitato una folla violenta ad attaccare il Campidoglio degli Stati Uniti nel disperato tentativo di impedire il conteggio dei voti elettorali espressi contro di lui”.