De Castro: finalmente una buona notizia per agricoltori Ue

Roma, 28 feb. (askanews) – Dopo un percorso cominciato oltre due anni fa, il compromesso raggiunto nel Trilogo dello scorso ottobre tra i negoziatori di PE, Consiglio UE e Commissione europea e il via libera del Comitato Speciale Agricoltura del Consiglio UE, oggi il Parlamento Europeo ha approvato definitivamente la riforma del Regolamento sulle Indicazione geografiche per il vino, le bevande spiritose e i prodotti agricoli.

Il via libera dell’Europarlamento è arrivato con una ampissima maggioranza di 520 voti favorevoli, solo 19 contrari e 64 astensioni. Una volta che il Consiglio adotterà formalmente il regolamento, questo sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo, circa a metà aprile.

Una riforma che mette d’accordo tutti e che, soprattutto dopo le proteste degli agricoltori e le tante richieste disattese, sembra riavvicinare l’Unione Europea ai protagonisti del settore primario, che da mesi pressano per ottenere più attenzione da parte della Ue nei confronti della crisi dell’agricoltura. Positive anche le reazioni delle associazioni agricole, secondo cui Bruxelles “ha dato prova di lavorare per un modello agroalimentare più solido, orientato alla semplificazione e alla protezione degli agricoltori”, come detto da Cia.

Paolo De Castro, relatore del provvedimento ha detto: “grazie al Parlamento, ora abbiamo un regolamento fondamentale per le nostre filiere agroalimentari di qualità, rafforzando il ruolo delle associazioni di produttori e la tutela delle indicazioni geografiche, aumentando la semplificazione, la sostenibilità e la trasparenza nei confronti dei consumatori. Un sistema migliore – ha spiegato l’europarlamentare – che genera valore aggiunto, senza investire fondi pubblici. Dopo la crisi derivante dalle pandemie e l’invasione russa dell’Ucraina e l’impennata dei prezzi di produzione, il nuovo regolamento sulle IG è finalmente una buona notizia per gli agricoltori europei”.

Soddisfatto anche il ministro italiano dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che definisce la rivolta un “ulteriore traguardo in difesa delle nostre eccellenze. L’obiettivo del nuovo regolamento – ha ricordato il ministro – è quello di difendere i prodotti certificati dai tentativi di imitazione ed emulazione. Dobbiamo continuare a puntare sulla qualità e l’eccellenza che ci caratterizza da sempre e sulla distintività che rende così particolari le nostre produzioni agroalimentari al punto da diventare uniche sul mercato globale”.

Ad oggi, il registro delle IG dell’Unione europea contiene quasi 3.500 voci, con un valore di vendita di quasi 80 miliardi di euro. Il nuovo regolamento contiene misure per proteggere le IG anche online, conferire maggiori poteri ai produttori e semplificare il processo di registrazione delle IG. Ecco le principali novità previste dalla riforma.

Protezione online – Durante i negoziati con gli Stati membri, i deputati hanno insistito affinché le autorità nazionali abbiano l’obbligo di adottare misure amministrative e giudiziarie per prevenire o fermare l’uso illegale delle IG, non solo offline, ma anche online. I nomi di dominio che utilizzano illegalmente le IG saranno chiusi o disabilitati tramite blocchi geografici (geoblocking). L’Ufficio dell’UE per la proprietà intellettuale (in inglese European Union Intellectual Property Office, EUIPO) istituirà un sistema di allerta a tal fine.

Protezione delle IG come ingredienti – Le nuove norme stabiliscono inoltre che un’IG che designa un prodotto utilizzato come ingrediente possa essere utilizzata nella denominazione, nell’etichettatura o nella pubblicità di un prodotto trasformato correlato, solo se l’ingrediente con simbolo IG è utilizzato in quantità sufficienti da conferire al prodotto trasformato una caratteristica essenziale, e se nello stesso prodotto non viene utilizzato nessun altro ingrediente paragonabile a quello con marchio IG.

La percentuale dell’ingrediente IG dovrà essere comunque indicata su un’etichetta. Eventuali gruppi di produttori di questi ingredienti dovranno essere informati dai produttori del prodotto trasformato, e potranno formulare raccomandazioni sull’uso corretto dell’IG.

Maggiori diritti per i produttori di IG – I produttori delle IG saranno in grado di prevenire o contrastare eventuali misure o pratiche commerciali pregiudizievoli per l’immagine e il valore dei loro prodotti, compresa la svalutazione delle pratiche di commercializzazione e l’abbassamento dei prezzi. Per aumentare la trasparenza per i consumatori, i deputati hanno anche assicurato che i nomi dei produttori compaiano nello stesso campo visivo dell’indicazione geografica, sull’imballaggio di tutte le IG.

Registrazione semplificata – La Commissione rimarrà l’unica responsabile per gestire il sistema delle IG, secondo il regolamento approvato. Il processo di registrazione delle IG sarà più semplice e sarà fissato un termine di massimo sei mesi per la verifica delle domande per le nuove IG.

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