Italia prima in Ue per le denominazioni caserarie riconosciute
Roma, 28 feb. (askanews) – “Questa riforma costituisce l’ennesima attestazione del valore e dell’importanza delle Indicazioni Geografiche a livello europeo, cresciute nel corso degli ultimi decenni fino a diventare un pilastro della politica europea”, così Paolo Zanetti, presidente di Assolatte, commenta il voto del Parlamento europeo sulla riforma del sistema delle Indicazioni Geografiche.
A breve, al più tardi in aprile e dopo il passaggio in Consiglio Agrifish, verrà pubblicato il regolamento che disciplinerà tutte le produzioni di qualità a livello europeo, dai prodotti agricoli e agroalimentari, fino ai vini e alle bevande spiritose.
Con 57 denominazioni casearie DOP e IGP riconosciute, l’Italia è prima in UE con il 23% delle denominazioni registrate. I formaggi italiani, inoltre, rappresentano a livello nazionale la categoria più importante in termini economici, attestandosi intorno al 60% del valore alla produzione dell’intero comparto cibo DOP e IGP.
Oggi il 45% del export caseario nazionale (il 60% in termini di valore) è fatto dalle IG, con punte dell’60% in Australia e Germania, dell’80% negli USA e dell’85% in Canada, percentuali determinate soprattutto dal forte peso in questi mercati di Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano.
Nel quadro dell’export sono assolute protagoniste anche Mozzarella di Bufala Campana e Gorgonzola che, unite alle altre tre, costituiscono una top 5 rappresentativa del 95% delle esportazioni di Dop casearie nazionali.
Nel 2022 le IG italiane all’estero hanno generato 2,7 miliardi di euro per 241 mila tonnellate. Nel 2023 il valore sfiora i 3 miliardi su 5 complessivi dei formaggi. Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Mozzarella di Bufala Campana, Pecorino Romano e Gorgonzola (e quindi il comparto nel suo insieme) nel quinquennio 2018-2022 hanno messo a segno una crescita complessiva del 25%.
Nell’anno appena concluso, la crescita è stata di un ulteriore +5%. Oltre a recepire esperienze consolidate come quella Italiana in merito ai Consorzi di tutela, informa Assolatte, il regolamento introdurrà importanti novità a livello europeo, come il rafforzamento della tutela delle Indicazioni geografiche, anche nell’ambito del commercio elettronico, l’uso delle denominazioni riconosciute in prodotti trasformati, il tema della sostenibilità, ma anche nuovi obblighi in tema di etichettatura.