“Noi rifiutiamo di omologarci”
Venezia, 28 feb. (askanews) – “Il fatto di Bovolenta è inquietante. Siamo al terzo femminicidio ravvicinato. Noi ci rifiutiamo di omologarci all’ordinarietà. Purtroppo c’è sempre il rischio di assuefarsi alle notizie. Per noi questa è una tragedia”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sul femminicidio in provincia di Padova, dove una donna di 41 anni, Sara Buratin, è stata trovata morta nella giornata di ieri; si cerca il marito, un operaio 39enne di nome Alberto Pittarello.
“Tragedia è quella di una donna che perde la vita, tragedia è una figlia che perde la mamma e che resta sola perché il padre, che lo trovino vivo o lo trovino morto, scusatemi la crudezza, è comunque un padre che non c’è più”, ha aggiunto Zaia parlando con i giornalisti. “Davanti a queste tragedie, il Veneto non si gira dall’altra parte. Ricordo che su 3.000 segnalazioni ai nostri sportelli in un anno, 1.500 passano dai Pronto soccorso. E delle 1.500 di queste signore passate dal Pronto soccorso, solo 500 denunciano. Quindi vuol dire che tornano a casa e prendere botte ancora”.
Per Zaia, quindi, “è obbligo di tutti diffondere la cultura del rispetto della donna, della tutela della donna e di segnalare. Anche segnalazioni anonime. A noi ne sono arrivate in passato. Poi ci arrangiamo noi a segnalare alle forze dell’ordine, ma è importante che ci sia una rete che aiuti queste donne”.