“Quando mi sono candidato ho fatto due denunce”

Roma, 27 feb. (askanews) – “Comprare i voti vuol dire prendere a calci la democrazia, se li compri dalla criminalità organizzata, metti il cappio al collo alla democrazia e il cappio piano piano si tira, soffocando la democrazia”. Così il sindaco di Bari Antonio Decaro, ospite di “Mattino Norba”, su Telenorba, per parlare della maxi inchiesta barese “Codice interno” che ieri ha portato a oltre 130 arresti.

“Quelle persone erano mie avversarie alle elezioni, ma dalla mia parte politica sono successe le stesse cose. Io quando mi sono candidato ho fatto due denunce, ho accompagnato una persona in Questura a denunciare perché aveva ricevuto un messaggio in cui venivano offerti 30 euro, 100 portando altre due persone, per fare il rappresentante di lista e votare me. Facendo un calcolo in base a quel messaggio, mille voti, 30mila euro. C’è chi quei soldi li dà alle singole persone e chi si rivolge direttamente alla criminalità per pacchetti di voti. È una cosa vergognosa e infame. Utilizzare la criminalità organizzata per andare ad occupare un posto in Consiglio comunale è da infami, una infamia per la città. È una cosa che dobbiamo condannare tutti, da destra a sinistra. Dobbiamo alzare tutti la soglia di guardia e aumentare gli anticorpi. Anche perché, dopo tanti anni lo sappiamo chi fa queste cose. Una parte è stata emarginata, per fortuna, ma facciamo l’ultimo sforzo”, ha aggiunto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *