Il Giro d’Italia della Csr 2024 fa tappa a Torino il 27 febbraio

Milano, 26 feb. (askanews) – Non basta essere trasparenti e rendicontare quanto realizzato nei progetti di sostenibilità: oggi la società e il mercato chiedono di raccontare quali effetti sono stati prodotti. La sfida a cui sono chiamate in particolare imprese e Enti del Terzo Settore diventa quindi misurare e valutare l’impatto generato. E sarà proprio “la gestione dell’impatto” la tematica al centro del lavori della seconda tappa del “Giro d’Italia della Csr”, in programma a Torino il 27 febbraio, organizzata dal Salone della Csr e dell’innovazione sociale in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, CsrPiemonte e Torino Social Impact.

L’incontro, intitolato “Gestione dell’impatto: dalle contraddizioni al contraddittorio”, avrà luogo a partire dalle 10 nell’aula Jona dell’ateneo torinese, in corso Unione Sovietica 220. Ad aprire i lavori saranno Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone, Francesca Culasso, direttrice del dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino e Paola Casagrande, direttore regionale Coordinamento politiche Regione Piemonte.

“Oggi la società e il mercato chiedono di considerare quali sono gli effetti sociali e ambientali prodotti con la propria attività – commenta Rossella Sobrero – Il passo successivo è passare dalla misurazione e valutazione alla gestione dell’impatto, un’attività che dovrebbe essere inserita nei processi di pianificazione strategica di tutte le organizzazioni”.

L’evoluzione verso una sostenibilità più matura è richiesta anche dai cittadini: secondo l’indagine Ipsos “Abitare il cambiamento”, presentata lo scorso ottobre all’ultima edizione nazionale del Salone, il 58% degli italiani, oggi, presta al comportamento sostenibile delle imprese un’attenzione maggiore rispetto al passato.

Anche la direttrice del Dipartimento di Management, Francesca Culasso, e il team di docenti e ricercatori impegnati nell’organizzazione della tappa di Torino, confermano il forte impegno nella direzione della sostenibilità evoluta. “Il nostro Dipartimento sta cambiando i contenuti della didattica in modo trasversale – spiegano – introducendo la sostenibilità come punto di vista chiave in tutte le discipline di Business e di Management. Inoltre, abbiamo appena lanciato la nuova Laurea Magistrale Interdipartimentale in Georisorse e Gestione Ecosostenibile d’Impresa. Il nostro impegno ormai pluriennale per ospitare una tappa del Giro d’Italia della Csr testimonia la nostra forte partnership con il Salone per la diffusione di una cultura della sostenibilità, e la risposta degli studenti e delle studentesse ci incoraggia a fare sempre di più”.

Dopo gli interventi introduttivi degli organizzatori, i lavori della tappa torinese del Giro d’Italia della Csr proseguiranno con Giulio Pasi, Policy Officer Social and Sustainable Investments dell’European Commission, e con Raffaella Scalisi, Senior Advisor di Torino Social Impact, network di attori pubblici e privati, profit e non profit, che ha all’attivo, tra i tanti progetti, anche la creazione della Borsa dell’Impatto Sociale.

“La strategia di Torino Social Impact – spiega Raffaella Scalisi – in linea con le policy europee, è basata sulla costruzione di ecosistemi locali multi-attore per promuovere l’innovazione nelle risposte alle sfide sociali e incrementare il peso dell’economia sociale e della finanza di impatto a livello territoriale”.

La tappa di Torino proseguirà con tre panel a più voci dedicati ad altrettanti ambiti specifici. Il primo, con focus sul benessere sociale, sarà coordinato da Francesca Ricciardi, professoressa ordinaria di Organizzazione Aziendale dell’Università degli Studi di Torino, con la partecipazione di Luca Pereno, Social Impact Manager di Leroy Merlin Italia, e Alberto Zambolin, vicepresidente de “Il Quinto Ampliamento”, movimento di pensiero nato nell’ideale culla di Ivrea, località simbolo di un modo “altro” di fare impresa. Il secondo panel sarà invece dedicato all’impegno per l’ambiente, con la partecipazione di Marco Piccolo, ceo di Reynaldi, e Sergio Vazzoler, esperto di comunicazione ambientale e partner Amapola, mentre il terzo incontro si concentrerà sui servizi per i cittadini e sugli esempi positivi di innovazione in questo ambito, con la partecipazione di Enrico Sorano, docente di Economia aziendale dell’Università degli Studi di Torino, di Sandro Baraggioli, presidente Confservizi Piemonte – Valle d’Aosta e Chiara Foglietta, assessora alla Transizione ecologica e digitale della Città di Torino.

Dopo Torino, il Giro d’Italia della CSR proseguirà con la tappa di Gorizia il 6 marzo 2024. Seguiranno Teramo, Verona, Messina, Bologna, Bari, Cagliari e Genova. Il Giro 2024 sarà anche l’occasione per presentare il primo Manifesto del Salone, un “manuale di intenti” che definisce gli impegni e i propositi de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, a dodici anni dalla sua prima edizione e in vista dell’appuntamento nazionale che si terrà dal 9 all’11 ottobre 2024 a Milano.

“Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è un’esperienza di condivisione non solo un contenitore di eventi e un’occasione di confronto di idee ed esperienze per proseguire il percorso verso lo sviluppo sostenibile – si legge nel Manifesto del Salone – Come luogo di incontro e condivisione il Salone della CSR si propone di: facilitare la conoscenza e il networking; favorire la co progettazione e la co programmazione tra soggetti pubblici, profit, non profit; promuovere la cultura della sostenibilità. Come momento di apertura e dialogo il Salone della CSR si impegna a: proporre visioni differenti per fare impresa in modo sempre più consapevole; raccontare la trasformazione degli stili di vita e di consumo delle persone; rendere i giovani protagonisti ascoltando le loro proposte; valorizzare il ruolo delle PMI nei territori e nelle filiere.

Come spazio di innovazione e trasformazione il Salone della CSR si propone di:essere fonte di ispirazione non solo di aggiornamento; stimolare la generatività e la creatività; aumentare la consapevolezza nell’era della complessità; promuovere la cultura della misurazione e valutazione d’impatto”.

“Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale – conclude il documento – è un riferimento per la community di chi crede nella gestione sostenibile di organizzazioni, territori, città e suggerisce tanti modi per abitare il cambiamento.

Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Fondazione Global Compact Network Italia, ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.

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