Prima informativa su Pisa-Firenze in Cdm. Solo dopo la Premier deciderà cosa dire

Roma, 26 feb. (askanews) – La presa di posizione finora mancata della premier Giorgia Meloni, rimproverata dalle opposizioni, sulle manganellate agli studenti di venerdì scorso a Pisa e Firenze che hanno suscitato l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul ministro degli Interni Matteo Piantedosi arriverà solo dopo che il Viminale avrà comunicato ufficialmente i primi risultati degli accertamenti su quanto accaduto dopo i cortei studenteschi degenerati in violenze alla Premier – che venerdì era in viaggio per Kiev – e al Governo che torna riunirsi oggi pomeriggio alle 15,30 per la prima volta dopo quei cortei. Una linea, quella di silenzio della Premier fino a primi accertamenti sui fatti, che sarebbe stata condivisa anche con la presidenza della Repubblica nella conversazione sabato fra Roma e Kiev in cui il presidente Mattarella avrebbe informato prima di ogni altro la premier Meloni della sua iniziativa pubblica nei confronti del ministro Piantedosi.

E’ attesa infatti una prima informativa da parte del responsabile del Viminale sui cortei studenteschi di Firenze e soprattutto Pisa nella riunione del Consiglio dei ministri odierno. Informativa al Governo immediatamente successiva non solo agli annunciati incontri stamani a palazzo Chigi del Governo con i sindacati e le imprese per rafforzare la sicurezza sui luoghi di lavoro ma anche gli incontri del ministro Piantedosi con gli stessi sindacati sulla gestione di piazze e cortei, nella contemperazione del diritto costituzionale alla libera manifestazione del pensiero anche in dissenso con la necessaria tutela di ordine e sicurezza pubblica altrettanto costituzionalmente da assicurare.

Una preoccupazione quella sui cortei, accresciuta anche in considerazione dei tanti eventi G7 in Italia da qui al summit di Giugno in Puglia che concluderà il semestre di presidenza italiano, in occasioni dei quali sono possibili in diverse città italiane cortei e manifestazioni di dissenso anche a carattere internazionale. Anche su questo Piantedosi è atteso confrontarsi con Premier Vicepremier e Ministri per la definizione di una linea chiara di cui Meloni potrà farsi portavoce pubblica, una volta assunti primi elementi di certezza sulle manganellate agli studenti che – assicurano fonti a lei vicine- non la hanno certo lasciata indifferente.

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