L’azzurra comincia con una mezza maratona il cammino verso Parigi
Roma, 22 feb. (askanews) – E’ un ritorno: atteso, sognato, voluto. Perché Sofiia Yaremchuk è già venuta a correre a Napoli City Half Marathon nel febbraio 2022. Era l’anno del record italiano di Yeman Crippa 59’26”, ma era anche l’anno dove lei giunse terza in 1h10’11” con il cuore in gola, le lacrime agli occhi e la bandiera dell’Ucraina sulle spalle da sventolare forte e con grande orgoglio. Sì, la sua Ucraina che da due giorni era in guerra, lei era scossa, i parenti e la famiglia laggiù, gareggiare non le fu facile. Sono passati due anni e nel frattempo Sofiia è cresciuta tanto, ha vinto tanto ed ha iniziato a vestire anche la maglia azzurra.
Questa domenica 25 febbraio, gli occhi e gli applausi dei tanti tifosi italiani saranno tutti per Sofiia Yaremchuk (CS Esercito), neoprimatista italiana di maratona grazie all’eccellente prestazione a Valencia 2023, quando ha fermato il cronometro a 2h23:16, limando di 28 secondi quello precedente appartenente a Valeria Straneo. Sofiia è anche campionessa italiana in carica di mezza maratona e si è avvicinata al primato italiano di mezza maratona di Nadia Ejjafini di 1h08:27 quando all’ultima edizione della RomaOstia HM (Type B) ha concluso le sue fatiche in 1h08:49.
“Sono tornata sabato da uno stage di quattro settimane in Kenya – fa sapere Sofiia Yaremchuk -, è stata lunga, davvero. Perché abbiamo fatto tanto, tantissimo allenamento, lì è stupendo ma è anche tutto collinare con continue salite e discese, anche nei momenti di recupero più blandi alla fine non riposi mai, tutto è sempre molto allenante ed efficace”.
Un mese in Africa, agli ordini del suo coach Fabio Martelli e con l’aiuto tra gli altri anche di Marco Salami (CS Esercito): “In primis un grande ringraziamento al Centro Sportivo Esercito che mi dà la possibilità di allenarmi in posti eccezionali, questi periodi di allenamento sono fondamentali seppur difficili, vai avanti e tieni duro perché c’è davanti il sogno delle Olimpiadi di Parigi e la mezza maratona agli Europei di Roma a giugno. Napoli City Half Marathon di domenica è l’inizio verso le Olimpiadi, è una gara importante, da qui inizia tutto. Ora vesto con grande orgoglio la maglia della nazionale italiana, sono molto felice di questo e mi dà molti stimoli e forte motivazione per fare sempre un passo in più”.
Seppur tornata da qualche giorno il pensiero di quanto ha fatto sugli altipiani del Kenya a 2400 di altitudine è ancora fresco: “Dopo il record italiano fatto a Valencia Marathon e il primo periodo di recupero abbiamo fatto una ricostruzione con tanto volume e tanto lavoro aerobico, dunque sempre circa 185km alla settimana, mai ritmi forti ma comunque muscolarmente impegnativi. Da ora introdurremo i ritmi veloci”.
Il pensiero vola facile anche a due anni fa, quella soleggiata domenica sulle strade partenopee dove Sofiia Yaremchuk si sente a casa: “Anche due anni fa venivo dal Kenya, ero scossa per quanto stava accadendo, ma avevo scelto di correre per lanciare un messaggio alla mia Ucraina, feci 1h10′ che mi lasciò belle sensazioni positive. Se non ci sarà vento sono sicura sarà così anche quest’anno. Penso sempre all’Ucraina, ho là la famiglia, i parenti e tanti amici, stanno ancora vivendo un dramma”.
Come accaduto con Yeman Crippa nel 2022, questa domenica da Sofiia Yaremchuk potrebbe arrivare il grande regalo del primato italiano di mezza maratona: “Non so se sono pronta a correre così forte, significa tenere un ritmo di 3’14” al chilometro almeno. Quel che è certo che darò il massimo, poi vediamo se e quanto sto bene e se è la giornata giusta. A farmi da lepre ci sarà sempre Marco Salami, è forte e mi dà sempre un grande aiuto, ha sempre anche le parole giuste.”
LE AVVERSARIE DA BATTERE – Conosce bene il percorso la keniana Angela Jemesunde Tanui, già vincitrice nel 2019, che può contare su un primato di 1h07:16 registrato alla RomaOstia HM (Type B) nel 2017. Porta con sé un carico di onori: vittoria della Maratona di Amsterdam 2021, quarto posto alla Maratona di Tokyo 2022, settimo posto alla Maratona di Boston Marathon 2023 e la sesta piazza ai Campionati del Mondo di Maratona 2022, bagaglio con il quale potrebbe attaccare il record di gara di 1h06:47 del 2020 che appartiene alla keniana Viola Cheptoo. Il fiato sul collo della Tanui è quello dell’etiope Anchinalu Dessie Genaneh già capace di un personale di 1h07:30 fatto segnare alla Stramilano nel 2023. Più staccata la keniana Nancy Chepleting Meli che porta in dote un personale di 1h09:44 strappato all’ultima edizione della mezza maratona di Porto. Per l’Europa c’è anche la tedesca Kristina Hendel che in carriera ha firmato un personale sulla distanza di 1h10:38 a Istanbul nel 2022 e vanta diversi titoli nazionali, tutti relativi alla sua bandiera croata: due volte campionessa nazionale 3000m indoor (2018 e 2022); tre volte campionessa nazionale 3000s (2013, 2014 e 2015); campionessa nazionale 3000m 2020 e 10000m 2017. Per i Paesi Bassi c’è Lysanne Marion Wilkens che può contare sul crono di 1h14:14 fatto segnare a Valencia nel 2021.