A Rimini il congresso “Consumi e scenari nell’Italia che cambia”

Milano, 19 feb. (askanews) – La distribuzione nel canale horeca è un elemento nevralgico dell’ecosistema del fuori casa, con 3.800 imprese, oltre 60mila addetti e 17 miliardi di euro di fatturato. Complessivamente, il mercato in Italia, conta circa 330.000 pubblici esercizi e 1.400.000 occupati, circa il 6,1% della popolazione lavorativa italiana. A esplorare le tendenze attuali della distribuzione nel canale horeca e analizzare come le dinamiche sociali, economiche e culturali è stato il congresso “Consumi e scenari nell’Italia che cambia”, promosso da Italgrob, la federazione italiana dei distributori del fuori casa.

Il settore del fuori casa gioca un ruolo sociale, rende più vivibili i territori diventando antidoto al degrado urbano, promuove le economie di prossimità valorizzando piccole realtà, crea valore per un comparto dell’economia nazionale, quello del turismo, che vale circa il 13% del pil. Nel 2023, tuttavia, le aziende di distribuzione che operano nel mercato del fuori casa non sono riuscite a ribaltare l’inflazione generata dagli aumenti di listino, registrando un’impennata degli oneri finanziari.

A fronte di un quadro macro e microeconomico in forte evoluzione, una delle risposte che la distribuzione horeca è chiamata a dare va nella direzione della “digitalizzazione” dei processi accanto a un efficientamento dei costi, aumentando il livello di consulenza nei servizi che si offrono alla clientela, attraverso la crescita professionale delle risorse umane.

“Fra inflazione e stretta creditizia l’economia italiana attraversa una fase delicata, il potere di acquisto degli italiani è messo a dura prova da una serie di aumenti che hanno alimentato una pericolosa spirale inflattiva. Un ridotto potere di acquisto che è emerso in tutta la sua criticità nella stagione estiva nel corso della quale si sono registrate minori presenze di italiani in vacanza e minor spesa pro-capite nei consumi fuori casa – ha commentato Alessandro Morelli, sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri – Anche per il 2024 l’economia italiana spera nelle entrate derivanti dai settori dell’horeca e dell’ospitalità che, ricordiamolo, è uno degli asset portanti del Paese. La via per continuare a crescere è quella che porta a consolidare le sinergie all’interno della filiera e in particolare con l’industria di marca”. “Per gli italiani il fuori casa è un booster per il benessere soggettivo e la qualità della vita in generale. Il mercato di riferimento è vivo e dinamico ma si evolve a causa di dinamiche endogene ed esogene, per cui ci troviamo di fronte ad un consumatore diverso – ha messo in luce Antonio Portaccio, presidente di Italgrob – Di conseguenza, le nostre aziende si devono adeguare a questo cambiamento al fine di dare le risposte attese. È fondamentale, dunque, avviare un percorso di dialogo con l’industria, le istituzioni e le associazioni di categoria nell’ottica di accompagnare, attraverso lo strumento dell’informazione e della formazione, la transizione in atto. Analizzare e far comprendere il mondo che esiste dietro una banale bottiglia su un tavolo di un ristorante rappresenta quella linea sottile che segna il futuro della distribuzione horeca”.

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