Oltre 12mila aziende della filiera. I dati esposti a “PrimAnteprima”

Firenze, 14 feb. (askanews) – La Toscana è una regione sempre più verde, con una superficie vitata in crescita da 4 anni, destinata per il 95,7% a vini a Doc e Docg, rispetto ad una media nazionale che non supera il 65%. Su quasi 61mila ettari del vigneto toscano, 23mila sono certificati bio, ovvero il 38% del totale regionale e il 17% della superficie vitata bio in Italia. Un dato che evidenzia il superamento con largo anticipo dell’obiettivo posto dal “new green deal” dell’Unione Europea e dell’Agenda Onu 2030. Oltre 12mila le aziende attive in Toscana, per una media di cinque ettari ciascuna e una modesta propensione al modello cooperativo, appena il 18% contro il 50% a livello nazionale. I dati sono stati esposti oggi a Firenze a “PrimAnteprima”, la giornata che apre la Settimana delle Anteprime del vino toscano.

A livello nazionale, la Toscana è settima per vino prodotto, vantando ben 58 indicazioni geografiche riconosciute, di cui 11 DOCG, 41 DOC e 6 IGT, che presidiano la quasi totalità della superficie vitata toscana. Due le denominazioni che dominano per estensione: Chianti e Chianti Classico, rispettivamente occupando il 41% e il 21% della superficie rivendicata. Una predominanza che si traduce nella netta prevalenza del Sangiovese (59%) tra i vitigni allevati sul territorio, seguito a distanza da Merlot (8%) e Cabernet Sauvignon (6%). Percentuali inferiori per i vitigni a bacca bianca: il Trebbiano toscano copre il 4% della superficie a vite e il Vermentino il 3%.

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