Meno della metà delle missioni dell’Organizzazione a Gaza sono state autorizzate

Roma, 14 feb. (askanews) – L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che un’offensiva militare israeliana contro Rafah nel sud di Gaza causerebbe una “catastrofe insondabile” e spingerebbe il sistema sanitario dell’enclave sull’orlo del collasso.

“Le attività militari in quest’area, questa zona densamente popolata, sarebbero, ovviamente, una catastrofe insondabile… e amplierebbero ulteriormente il disastro umanitario oltre ogni immaginazione”, ha affermato Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Oms per Gaza e Cisgiordania.

“Aumenterà anche il peso su un sistema sanitario completamente sovraccarico… in ginocchio e aumenterà il carico dei traumi, e spingerebbe il sistema sanitario più vicino all’orlo del collasso”, ha detto Peeperkorn. Peeperkorn ha affermato che la capacità dell’Oms di distribuire aiuti medici a Gaza è limitata perché molte delle sue richieste di consegna di rifornimenti sono state respinte.

Il funzionario dell’Oms ha aggiunto che solo il 40% delle missioni dell’Organizzazione nel nord di Gaza sono state autorizzate da novembre e che questa cifra è diminuita significativamente da gennaio.

“Tutte queste missioni sono state negate, impedite o rinviate”, ha detto, aggiungendo che è “assurdo che solo il 45% delle richieste di missione dell’Oms per il sud di Gaza siano state concesse”.

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