NAPOLI – Sarà la fortezza del Maschio Angioino ad ospitare quest’anno la giornata Internazionale dell’Epilessia che si terrà il giorno 12 febbraio p.v., dalle 10:00 alle 13:30. Le Torri che un tempo difendevano dall’ingresso dei nemici, saranno le ali protettrici di chi soffre. Ma la scenografia che domina Piazza Municipio è anche dimora di storia, arte e cultura che ben si collegano all’Epilessia che affonda le sue radici sin da tempi remotissimi.
Patrocinato dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – Ufficio Scolastico Regionale per la Campania – , dall’Università Federico II, dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, dalla LICE Lega Italiana Contro l’Epilessia e dalla Fondazione LICE, anche quest’anno l’Evento dedicato alle Epilessie metterà al centro il bisogno di chi ne soffre.
La comunità scientifica del nostro territorio, specializzata in Epilessia, si unisce alle istituzioni, al territorio e alle associazioni di settore per “celebrare” al meglio un momento di grande solidarietà e lo fa partendo dai bisogni di chi convive con la patologia spesso scomoda. Promotrice dell’organizzazione la Prof.ssa Leonilda Bilo responsabile del Centro di Epilessia di riferimento regionale dell’ A.O.U. Federico II e della LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia) per la Macroarea Molise e Campania che insieme all’associazione E.C.O. Epilessie Campania Odv, ha immaginato un punto di incontro tra la storia della nostra città e la storia della malattia.
“Metti in Panchina l’Epilessia” un titolo che, nel nostro territorio è rappresentato dall’immagine dell’artista Irma Ruggiero, che come ogni anno dona e dedica la sua Arte in occasione della Giornata Internazionale dell’Epilessia.
“Incontrare il Dr. Luigi Musto Presidente Commissione Consiliare delle politiche giovanili e del lavoro del Comune di Napoli è stato molto costruttivo”, dice la Presidente della E.C.O. Epilessie Campania Odv, che si è immediatamente reso disponibile per i più fragili aprendo le porte di uno dei siti più belli e storici della città.
Lunedi dalle 10:00 alle 13:30 si riuniranno, pazienti, istituzioni, associazioni, giovani e scienza per diffondere messaggi di istruzione e divulgazione sull’Epilessia.
“Epilessia” è una parola che deriva dal greco, ci racconta la prof.ssa Bilo, che vuol dire “essere colti di sorpresa” ed è questo che accade alle oltre 500mila persone in Italia e di queste 50mila sono in Campania, delle quali un terzo presenta forme farmacoresistenti spesso associate a gravi forme di disabilità fisica e cognitiva. Ma l’epilessia va ben oltre le crisi: è una malattia dal forte impatto sociale, che colpisce non solo le persone che ne sono affette ma anche la famiglia e, indirettamente tutta la società.