Europarlamento si è messo in ascolto bisogni comunità rurali
Roma, 7 feb. (askanews) – “Per riallacciare il legame che ha sempre unito l’Unione e i nostri agricoltori, abbiamo bisogno di mettere in campo strumenti adeguati a rendere il settore sempre più competitivo e sostenibile: il via libera di oggi alle nuove biotecnologie sostenibili rappresenta un passo fondamentale in questa direzione”. Così Paolo De Castro, membro PD del Parlamento europeo commenta l’approvazione del mandato negoziale del Parlamento europeo sulla proposta di Regolamento sulle Nuove tecniche genomiche, con 307 voti a favore, 263 contrari e 41 astenuti.
“La speranza è che gli Stati membri, riunitisi questo pomeriggio in una riunione Coreper per trovare a loro volta una posizione comune – aggiunge De Castro – possano seguire l’esempio del Parlamento, per poi avviare immediatamente i negoziati inter-istituzionali e giungere a un accordo finale entro la fine della legislatura. È questa l’Unione europea che i nostri cittadini e in particolare i nostri agricoltori chiedono – conclude De Castro – capace di mettere in campo nuove, decisive opportunità per accompagnarli verso sistemi produttivi sempre più sostenibili e resilienti”.
Come sottolineato anche questa mattina durante il dibattito in aula con il vice-presidente della Commissione Ue Maros Sefcovic “dopo trent’anni di investimenti in cui l’Europa ha portato la nostra filiera agro-alimentare a non avere eguali al mondo in termini di sostenibilità, qualità del cibo e rispetto dei diritti dei lavoratori, la legislatura in corso ha dato l’impressione di voler passare dal perseguire obiettivi ideali, ad obiettivi ideologici, senza mettere in campo alcun progetto che accompagnasse gli agricoltori nella transizione verso nuovi modelli produttivi. Come Parlamento, invece – sottolinea l’eurodeputato membro della Commissione Agricoltura dell’Eurocamera – ci siamo ancora una volta messi in ascolto dei bisogni delle nostre comunità rurali, lavorando per trovare un accordo ambizioso sulle nuove Tecniche ad evoluzione assistita, che porterà finalmente alla coltivazione in Europa di varietà vegetali che producono di più e meglio, riducendo in particolare l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti”.