“Ha abbassato toni anti-Ue ma può mediare con Orbàn”
Milano, 7 feb. (askanews) – “In molti modi, la Meloni ha messo a proprio agio l’establishment europeo. Ha dimostrato di essere molto determinata sulla questione dell’Ucraina, si è allineata con gli Stati Uniti e la NATO e ha ritirato l’Italia dal vasto piano di espansione economica della Cina in Europa. Ha attenuato i suoi atteggiamenti anti-UE al vetriolo e ha messo a tacere ogni discorso sull’uscita dall’euro o sulla rottura con il blocco, come hanno fatto altri partiti e leader di estrema destra in un universo post-Brexit in cui l’opzione si è rivelata molto meno allettante”. Lo scrive il New York times, in un pezzo del corrispondente da Roma, in cui si sottolinea il lavoro di mediazione svolto dalla presidente del Consiglio tra la Ue e Viktor Orbàn: l’ok al pacchetto di aiuti per l’Ucraina “è stato un grande momento per l’Europa. Ma è stato anche un grande momento per la Meloni, che ha suggellato la sua credibilità come persona in grado di svolgere un ruolo influente ai massimi livelli dei leader europei”, scrive il NYT.
Nell’articolo Meloni viene presentata come una leader della “hard-right” che “può parlare con la destra più estrema” e si sottolinea come Meloni abbia modificato il suo approccio su diverse questioni, rispetto ai tempi dell’opposizione: “Nonostante un background ideologico che detesta la globalizzazione, la Meloni ha prestato attenzione ai mercati internazionali. Dopo anni di critiche contro la leadership della Ue, sta lavorando a stretto contatto con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea”, prevedendo un sostegno alla presidente uscente al momento di formare una nuova maggioranza dopo le elezioni di giugno.