“Non può essere resa incondizionata di Kiev”
Tokyo, 5 feb. (askanews) – “Sin dall’inizio della brutale aggressione della Russia, il sostegno dell’Italia all’Ucraina è stato – e rimarrà – incrollabile. Questo impegno ha molteplici dimensioni e non è un caso che questo sia al centro della Presidenza italiana del G7, in continuità con la grande attenzione riservata anche dalla Presidenza giapponese nel 2023”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista al quotidiano giapponese “The Yomiuri Shimbun”.
Per Meloni il sostegno a Kiev è un “dovere morale di aiutare una nazione sovrana che lotta per la sopravvivenza, dovere al quale non possiamo certo sottrarci” ma si tratta anche di “tutelare il nostro interesse nazionale, perché la sicurezza dell’Ucraina è la sicurezza dell’Europ”. Per la premier, “l’arma più grande che abbiamo a nostra disposizione è l’unità della nostra azione. Grazie a questa unità, abbiamo adottato misure vitali per mitigare anche le conseguenze globali di questo malvagio conflitto” e “se ci si aspettava che il sostegno a Kiev crollasse, di certo non è stato così”.
“Oggi stiamo lavorando per raggiungere una pace giusta e continueremo a sostenere tutti gli sforzi in questo senso. Tuttavia, una pace giusta non può corrispondere a una resa incondizionata da parte di Kiev, poiché ciò negherebbe l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza di uno Stato sovrano, che sono principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite. Non possiamo accettare un principio in base al quale coloro che hanno maggiore potenza militare possono invadere i loro vicini, annullando decenni di progressi verso la coesistenza pacifica di popoli e nazioni”, conclude Meloni.