Banca centrale ne ha comprate 225 tonnellate

Roma, 1 feb. (askanews) – Gli acquisti di oro in Cina sono aumentati del 30% nel 2023. Lo si evince dai dati del rapporto sui trend della domanda di oro stilato dal World Gold Council, secondo quanto riferisce il Nikkei Asia.

Le banche centrali del mondo hanno acquistato 1.037 tonnellate di oro lo scorso anno su base netta, la seconda più grande quantità dal 1950 dietro solo alle 1.082 tonnellate del 2022.

Gli acquisti netti della Banca popolare cinese (BPoC) sono stati pari a 225 tonnellate, i più alti dal 1977, secondo i primi dati disponibili per il paese.

Man mano che la Cina acquisiva più oro, il Paese ha ridotto le sue partecipazioni in titoli del Tesoro statunitensi a circa 782 miliardi di dollari a novembre, circa il 10% in meno rispetto all’anno precedente, ha riferito il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti.

L’acquisto di oro è in forte espansione anche tra gli investitori individuali cinesi. “I lingotti d’oro sono diventati popolari di recente”, ha detto un venditore del China National Gold Group, che ha aperto un negozio in un grande magazzino nel centro di Shanghai.

La Cina, insieme all’India, è un grande consumatore di oro, preferito per i matrimoni e altri regali. Secondo il rapporto del World Gold Council, nel 2023 la domanda di gioielli in oro è aumentata del 10% arrivando a 630 tonnellate. La domanda di lingotti e monete, utilizzati principalmente per investimenti, è aumentata del 28% a 280 tonnellate.

L’aumento di interesse è alimentato principalmente dalla balbettante economia cinese.

Gli asset più comuni in Cina sono gli immobili, le azioni e l’oro. Ma il grave deterioramento del mercato immobiliare e il crollo delle azioni cinesi, secondo Nikkei Asia, rendono l’oro, un bene reale, più attraente. Alcuni investitori potrebbero anche voler detenere oro come parte delle loro attività denominate in dollari.

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