Ancora tensione sugli alimentari, inflazione di fondo cala a 2,8%
Roma, 1 feb. (askanews) – Secondo le stime preliminari Istat, nel mese di gennaio l’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,3% su base mensile e dello 0,8% su base annua, in ripresa dallo 0,6% del mese precedente.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, il cosiddetto carrello della spesa, aumentano lievemente su base annua da +5,3% a +5,4%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallentano (da +4,4% di dicembre a +3,6%).
Nel mese di gennaio l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da 3,1% a 2,8% e quella al netto dei soli beni energetici da 3,4% a 3,1%.
Istat segnala che l’accelerazione annua dell’inflazione è dovuta all’aumento dei prezzi dei servizi di trasporto (da +3,7% a +4,3%) e dei beni alimentari non lavorati (da +7,0% a +7,5%) e alla frenata della dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da -41,6% a -21,4%). Si attenua l’aumento dei prezzi dei servizi relativi all’abitazione (da +4,2% a +2,9%) e dei beni durevoli (da +1,5% a +0,8%).
La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni rallenta la sua discesa (da -1,5% a -0,8%), mentre quella dei servizi decelera, pur rimanendo positiva (da +3,4% a +2,9%), determinando una diminuzione del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (+3,7 punti percentuali, dai +4,9 di dicembre).
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, alla crescita dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+1,1%), dei Beni alimentari lavorati (+1,0%), dei Servizi relativi all’abitazione (+0,4%), dei beni energetici non regolamentati e degli Altri beni (+0,3% entrambi); gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-1,2%) e dal lieve calo dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-0,1%).
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,3% per l’indice generale e a +0,9% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell’1,1% su base mensile, a causa dell’avvio dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature di cui l’indice NIC non tiene conto, e aumenta dello 0,9% su base annua (in aumento dal +0,5% di dicembre).