Il premier nipponico promette un recupero per le retribuzioni
Roma, 30 gen. (askanews) – Quest’anno i lavoratori giapponesi otterranno aumenti salariali superiori al tasso di inflazione. L’ha promesso oggi il primo ministro Fumio Kishida, in un atteso discorso alla Dieta – il parlamento nipponico – per delineare la politica economica del governo.
“Dobbiamo prendere tutte le misure possibili per aumentare i redditi al di sopra dell’aumento dei prezzi quest’anno”, ha detto Kishida. “Dobbiamo creare – ha continuato – una società in cui le persone diano per scontato che i loro salari aumenteranno.”
Kishida considera l’aumento dei salari come la chiave per sfuggire alla battaglia ormai pluridecennale del Giappone con la deflazione, caratterizzata da prezzi, retribuzioni e tassi di interesse bassi.
Gli aumenti salariali derivanti dalle trattative sindacali della primavera dello scorso anno hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi 30 anni, ma la crescita non è riuscita a tenere il passo con l’aumento dei prezzi. Le trattative sindacali iniziate quest’anno promettono di superare il record per porre termine a uno smottamento dei salari reali, che a novembre sono risultati in discesa per il 20mo mese consecutivo. Una situazione, questa, che deprime i consumi e rende più difficile per la Banca del Giappone (BoJ) uscire da una politica monetaria ultra-espansiva volta a dopare l’economia.
L’indice principale dei prezzi al consumo è aumentato del 3,1% nel 2023, il più alto in quattro decenni. Ma questo tasso d’inflazione è stato legato alla dinamica dei prezzi delle materie prime, di cui il Giappone ha carenza, alla luce dell’instabile situazione geopolitica. La BoJ punta ad avere un’inflazione stabilmente al 2% per smuovere verso criteri più restrittivi la sua politica monetaria.
Kishida ha assicurato che il rilancio dell’economia è la sua “più grande missione” e ha espresso l’intenzione di sostenere gli aumenti salariali per le piccole e medie imprese e i lavoratori part-time, oltre agli aumenti per i lavoratori della sanità, del welfare e di altri servizi pubblici.
Tuttavia il primo ministro è in grave difficoltà politica in questo momento, perché il suo Partito liberaldemocratico è nel bel mezzo di uno scandalo legato al finanziamento della politica, con decine di parlamentari sospettati di aver attinto a fondi neri. L’indice di gradimento è stabilmente al di sotto del 30% per i sondaggi: una soglia che spesso costa il posto ai capi di governo nipponici.
“Il Partito liberaldemocratico deve cambiare, tornando al principio fondante che la politica appartiene al popolo”, ha detto Kishida nel suo discorso alla Dieta, annunciando modifiche legislative per rendere più trasparnete il meccanismo di finanziamento della politica.
Per quanto riguarda la ricostruzione dopo il terremoto che ha colpito la regione di Noto, nel Giappone centrale, il giorno di Capodanno, il primo ministro ha annunciato l’istituzione di un’agenzia governativa ad hoc. Il governo ha inoltre approvato uno stanziamento da 150 miliardi di yen (936 milioni di euro) per i primi interventi da riserve d’emergenza del bilancio 2023.