Arrivano le nebbie al Nord

Roma, 25 gen. (askanews) – Da Algeri a San Pietroburgo, il maestoso anticiclone nordafricano Zeus raggiungerà anche la Russia e il Mar Baltico.

Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma l’enorme espansione, per la prima volta, dell’anticiclone subtropicale Zeus verso nord, con la totale copertura anche del nostro Paese a garanzia di tempo stabile, in prevalenza soleggiato e molto mite. Risultato: mai così caldo a Gennaio, anzi sembrerà di essere a marzo.

Nel dettaglio, le prossime ore vedranno anche venti caldi e secchi di Favonio o Foehn scendere dalle vallate alpine di Nord-Ovest: questo contribuirà, oltre all’anticiclone nordafricano, a scaldare l’aria fino a valori eccezionali per gennaio. Nei fondovalle alpini potremo raggiungere i 20 gradi (Valle d’Aosta), 15°C anche a Bolzano, poi sono previsti picchi di 17 gradi a Milano e 16 a Cuneo. In questa giornata ‘marzolina’, dobbiamo segnalare, sempre per essere precisi, il vento forte sui crinali alpini e locali nevicate in Val Pusteria e nelle valli di confine; inoltre non mancheranno locali addensamenti marittimi sul Basso Tirreno e nebbie in val padana. Da venerdì 26 il tempo sarà ancora più stabile; da una parte ritroveremo sole quasi ovunque, dall’altra, però, avremo nebbie più fitte in val padana e nubi basse localmente al Centro: questo provocherà un calo delle temperature massime laddove la nebbia o le nubi basse insisteranno anche di giorno. In montagna il tempo sarà ovunque sereno, tranquillo e mite, salvo rinforzi di vento sulle Alpi in giornata. Il weekend seguirà lo stesso copione, avremo l’anticiclone Zeus prepotente con sole e primavera quasi ovunque salvo nebbie o nubi basse in val padana; i venti sono previsti deboli, in generale attenuazione dal pomeriggio anche sulle Alpi. Il picco delle temperature verrà poi raggiunto proprio nei giorni della Merla, 29-30-31 gennaio, con valori di circa 12°C superiori alla media del periodo: ricordiamo che, nella favola popolare, una merla bianca si rifugiava vicino ad un tiepido camino diventando nera di fuliggine proprio durante questi 3 giorni, considerati i più freddi dell’anno.

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