La cooperativa si prepara a partecipare ad “Amarone Opera Prima”

Milano, 24 gen. (askanews) – “L’Amarone è un vino che ha sempre grande appeal, condivide con lo Champagne l’appellativo di vino edonistico, per cui il suo consumo risente della situazione attuale di grande incertezza, segnata da inflazione, riduzione del potere d’acquisto dei consumatori e una situazione geopolitica internazionale difficile. Abbiamo conosciuto e affrontato altri momenti di crisi globale nel recente passato, uscendone più preparati di prima, guardiamo al 2024 consapevoli di ciò e convinti che supereremo anche questa, sapendo di poter contare sulla vocazionalità del territorio e al valore della molteplicità dei nostri soci, a garanzia dell’alta qualità del prodotto”. Lo ha detto Giampaolo Brunelli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, facendo il punto sulle prospettive per il 2024 del celebre rosso Docg della Valpolicella.

Al pari di tante aziende del territorio, anche l’importante cooperativa vitivinicola veronese si appresta a partecipare ad “Amarone Opera Prima”, la tre giorni organizzata dal Consorzio vini Valpolicella che si terrà a Verona dal 2 al 4 febbraio e che quest’anno sarà dedicata al millesimo 2019. “Un’annata vocata a incontrare il gusto ricercato oggi dai consumatori e anche da molti appassionati dell’Amarone, che guardano a vini rossi non troppo alcolici, dallo stile snello e dalle virtuose acidità” ha spiegato il dg ed enologo della Cantina, Daniele Accordini, ricordando che ai banchi di assaggi sarà presente “Domìni Veneti Amarone Or’Jago” en primeur, affiancato dall’annata 2016 dell’”Amarone della Valpolicella Docg Classico Domìni Veneti Jago (stesso cru di Or’Jago)”.

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