Al Museo d’Arte Paolo Pini di Milano in via Ippocrate 45
Milano, 23 gen. (askanews) – Oggi alle ore 14.30 nelle sale espositive del MAPP – Museo d’Arte Paolo Pini di Milano in via Ippocrate 45 verranno presentate cinque opere di Kirsten Reynolds, per la terza tappa del progetto museografico Alma realizzato da Corte Sconta, con il contributo di Fondazione di Comunità Milano.
“Alma mira a rivalutare luoghi costretti ai margini della vita sociale – dichiara il portavoce del progetto, Andrea Vento – e al contempo riportare alla vita pubblica importanti e significative opere, altrimenti riservate a pochi o dimenticate nei depositi. Riduzione delle disuguaglianze, parità di genere, accessibilità e sostenibilità sociale sono le parole chiave che guidano il progetto, ideato per creare la consuetudine alla diffusione dell’arte e all’avvicinamento ai pubblici fragili. L’esposizione e la condivisione partecipata di opere d’arte provenienti da collezioni private sono tutte espressione e veicolo di declinazione del concetto di Libertà, così importante da recuperare e rivivere”.
Dopo gli appuntamenti alla Milano Painting Academy e alla Casa di reclusione di Opera, saranno gli ambienti dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini a ospitare la prosecuzione di questa iniziativa, che mira a rendere accessibili le opere d’arte, dopo i limiti imposti dalla pandemia e da altre costrizioni, avvicinando all’interesse artistico individui esclusi da eventi pubblici per motivazioni sanitarie, fisico-psichiche o penali, rendendoli partecipi dell’arte come via per la Libertà.
Le opere dell’artista Reynolds protagoniste di questa terza tappa sono: Double negative I, stampa fotografica, cm 60×80, 2017; The evolution of Democracy II IV, stampa, 50×50, 2017; The evolution of Democracy II III, stampa su carta, 50×50, 2011; The evolution of Democracy IV III, stampa su carta, 50×50; Craving silence I, stampa su carta, 57×81,5, 2011.
Libertà e immaginazione, libertà e memoria, libertà e comunicazione, libertà e viaggio i temi espressi e affrontati. A seguito di ogni evento si terrà un Talk in presenza o digitale animato da personalità dell’arte, della cultura e dell’iniziativa sociale.
L’iniziativa si concluderà in autunno, con la riunione di tutte le opere esposte alla Fabbrica del Vapore, presso la sede di Corte Sconta, per raccogliere i risultati del progetto.
Nata in Virginia (USA), Kirsten Reynolds ha svolto i suoi studi universitari alla Syracuse University e ha conseguito il Master in Maine Collage of Art. Pur preferendo la scultura, il video sembrava essere la soluzione migliore per il suo futuro. Dopo un anno di lavoro in video commerciali si è trasferita sulla costa con suo marito a metà degli anni ’90, ha iniziato a concentrarsi sulle belle arti. Ha aperto un piccolo negozio e ha iniziato a esplorare la pittura e il disegno. La direzione cambiò quando suo marito, Peter Lankford, designer e modellista, portò a casa il poliuretano ad alta densità, un materiale industriale usato per scolpire. Da lì una serie di passaggi hanno portato la Reynolds al suo lavoro attuale. Kirsten crea ambienti scultorei che potrebbero essere descritti come architettura decostruttiva per divertimento. L’arte di Kirsten Reynolds è una rivelazione. Attraverso il disegno, la scultura, le installazioni, la pittura, la stampa, la fotografia e il suono, reinterpreta radicalmente temi classici e tradizionali, spesso ispirata da idee storiche, scientifiche e filosofiche riguardanti il mondo naturale. Seguendo le orme di dadaisti e futuristi, Reynolds utilizza insolite combinazioni di tecniche e materiali antichi e moderni per creare opere intuitive e unicamente personali.
Dopo aver lavorato in alcuni dei più magnifici parchi e giardini botanici del mondo durante gli spettacoli della Power Plant del 2005-2010, Reynolds ha iniziato una serie di fotografie notturne espressive che disegnavano luce nella natura, letteralmente dipingendo con la luce, attraverso un’esposizione prolungata. Le immagini visceralmente dinamiche che ne derivano alludono alle antiche lezioni mitologiche, religiose e popolari che circondano il significato culturale degli alberi, in particolare i loro spiriti, poteri e ruolo simbolico come collegamento tra cielo, terra e mondo sotterraneo. Queste idee rimandano alla credenza che forze invisibili e inspiegabili sia naturali che artificiali ci circondano costantemente.