Ron DeSantis si è ritirato dopo che i sondaggi lo davano al 6%
Roma, 23 gen. (askanews) – Sfida a due sul ring del New Hampshare, oggi, per le primarie del partito repubblicano. L’ex ambasciatrice delle Nazioni Unitie, Nikki Haley si è assicurata il duello con l’ex presidente Donald Trump dopo che domenica, a sorpresa, il governatore della Florida Ron DeSantis ha abbandonato la corsa presidenziale, con sondaggi nello stato che lo davano al 6%. Che DeSantis abbia gettato la spugna non garantisce comunque ad Halley che i sostenitori di DeSantis si traghetteranno a suo favore, soprattutto dopo che il governatore è chiaramente passato nel campo di Trump.
Nikki Haley ha attraversato il New Hampshire in una frenetica campagna con a fianco il governatore repubblicano dello stato, Chris Sununu, sperando di convincere più elettori possibili. Un tour pieno di soste in ristoranti, scuole, sale da ballo di hotel, case di ricchi donatori.
Il New Hampshire si colloca al 31esimo posto tra i 50 stati Usa per crescita economica. Il Pil ha registrato un tasso di crescita del 4,5% nel terzo trimestre sull’anno precedente, mentre a livello nazionale si è registrato un +4,9%. Un aiuto arriva anche dagli investimenti diretti esteri, attratti da basse aliquote fiscali. Il tasso di disoccupazione dello stato era al 2,3% in novembre, contro una media nazionale del 3,7%. Inoltre la forza lavoro è altamente istruita con il 41,3% degli abitanti dello stato che possiede una laurea. L’ex presidente Trump ha preferito invece le grandi convention, dove si è mostrato al fianco di politici della Carolina del Sud, un segnale all’avversaria, che lui guarda già oltre lo stato di granito, come è definito il New Hampshire per le sue miniere. Tuttavia non pochi inviati hanno rilevato che i numeri dei partecipanti alle kermesse dell’ex presidente, a Manchester, sono stati inferiori a quelli della precedente campagna. Nel 2024 sono stati segnalati 4.100 presenti contro gli oltre 12 mila del 2020. Grandi assenti i giovani, più interessati alla situazione del confine, all’economia e alle leggi sui transgender e gli esponenti della comunità LGBT.
Una vittoria di Haley nel New Hampshire potrebbe alterare la narrazione delle primarie del GOP, ma i sondaggi suggeriscono che lei è in svantaggio. La CNN domenica dava Trump nettalmente in testa con il 50% del sostegno e Haley ferma al 39%. Chi potrebbe fare la differenza sono gli elettori indipendenti, che in questo stato bianco, piccolo, non rappresentativo dell’America, sono autorizzati a votare nelle primarie di entrambi i partiti.
Le primarie del New Hampshire sono primarie senza candidati, anche nell’ala democratica, dove il grande assente nella lista dei 21 contendenti è proprio Joe Biden. Il New Hampshire si è rifiutato di adeguarsi alle nuove regole del Democratic National Committee (DNC) che ha modificato il calendario di voto delle primarie, stabilendo che le prime si sarebbero tenute in Carolina del Sud il 3 febbraio, seguite appunto dal New Hampshire e dal Nevada il 6. Il voto di oggi sul fronte democratico per il DNC sarà “privo di significato” e non deciderà i numeri dei delegati del partito che parteciperanno alla convention di agosto. Tuttavia se il deputato del Minnesota, Dean Phillips, che ha sfidato Biden proprio sull’età, dovesse vincere, il partito dovrebbe riconsiderare alcune posizioni.