Ancora irrisolto il problema causato dal software ad agricoltura e pesca

“Il credito d’imposta Mezzogiorno non sarà prorogato oltre il 31 dicembre 2023, come confermato dal D.L. n. 215/2023. Ciò era prevedibile – spiega Salvatore Baldino, consigliere d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – con l’istituzione della ZES unica dal 1° gennaio 2024 e l’introduzione del credito d’imposta correlato, come stabilito dal D.L.n.124/2023.

Per monitorare il termine del 31 dicembre 2023, si applicano le regole generali di competenza per l’imputazione degli investimenti, come specificato dalla Circolare n. 34/E del 3 agosto 2016. La cessazione dell’aiuto al 31 dicembre 2023 implica la fine del termine per la fruizione del credito d’imposta nelle ZES precedenti, che estendevano l’incentivo all’acquisizione di terreni e immobili strumentali.

Inoltre, riguardo alle Zone Logistiche Semplificate (ZLS), l’articolo 1, comma 65, della legge n. 205/2017 richiama le misure dell’articolo 5 del D.L. n. 91/2017, inibendo la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno anche nelle ZLS a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo.

Persiste, al momento, un problema legato al software Sogei rilasciato nel giugno scorso per i settori agricolo e della pesca – conclude Baldino –, che impedisce la richiesta dell’autorizzazione al credito d’imposta.

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