Il premier britannico: nulla a che fare con la guerra di Israele a Gaza

Roma, 15 gen. (askanews) – Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha respinto quella che ha definito una “narrativa maligna” secondo cui gli attacchi aerei contro gli Houthi hanno a che fare con la guerra di Israele a Gaza.

In un intervento ai Comuni, Sunak ha sottolineato che gli Houthi hanno attaccato le navi da guerra britanniche e americane il 9 gennaio, dopo altri attacchi alle navi commerciali. È stato “il più grande attacco alla Royal Navy da decenni”, ha detto.

Sunak ha proseguito dicendo che il Regno Unito, insieme agli Stati Uniti, hanno reagito per legittima difesa e per difendere la libertà di navigazione, come ha sempre fatto la Gran Bretagna.

Il premier britannico ha detto anche che la valutazione iniziale è che tutti i 13 obiettivi dell’attacco aereo sono stati colpiti con successo. “Non ci sono prove di vittime civili. È stata prestata molta attenzione ad evitarli”, ha rimarcato.

Sunak ha aggiunto che nel proteggere la navigazione internazionale, il Regno Unito sostiene il diritto internazionale. “L’attacco degli Houthi alle spedizioni internazionali ha messo a rischio vite innocenti. Hanno tenuto in ostaggio un equipaggio per quasi due mesi e stanno causando crescenti disagi economici. Il commercio globale non può operare in tali condizioni. I cargo e le petroliere devono fare una deviazione di cinquemila miglia attorno al Capo di Buona Speranza”, ha concluso Sunak.

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