Cobas, Arci, movimenti per la casa: fermate genocidio

Roma, 13 gen. (askanews) – “Mai più apartheid, Palestina libera, Israele assassina”. Questo lo slogan che viene scandito in via dei Fori Imperiali, a Roma nella prima manifestazione del nuovo anno a 100 giorni dai fatti dei 7 ottobre, dalla “tragedia di Gaza”. Sui cartelli o nei volantini non si legge delle vittime israeliane, degli oltre 130 ostaggi che sono ancora nelle mani di Hamas.

Vito Scalisi, presidente di Arci Roma, sventola la bandiera della pace della Palestina. “Dal 7 ottobre si sta assistendo ad una escalation di morte. Le armi devono fermarsi. Israele deve rispettare gli organismi internazionali e l’Onu”. Su un cartellone si spiega: “Gaza è ormai ridotta a un cumulo di macerie. Oltre 23.000 (quasi 10.000 le/i bambine/i) le vittime palestinesi, più di 40 strutture sanitarie distrutte, oltre 2 milioni di persone abbandonate nella morsa del freddo, della fame e delle malattie”.

Maya Issa, presidente del Movimento studenti palestinesi in Italia, spiega: “Abbiamo organizzato questa manifestazione per continuare a dire basta al genocidio che è in corso a Gaza ormai da 100 giorni e non solo perché quei 100 giorni vanno contestualizzati nella storia, quindi è una denuncia anche a 75 anni di occupazione. Appoggiamo inoltre l’iniziativa che ha preso il Sud Africa che ha portato per la prima volta nella storia Israele davanti al Tribunale di giustizia internazionale, dove speriamo che Israele venga finalmente processata e condannata per i crimini commessi contro l’umanità”.

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