Battista: il malcontento serpeggia anche in Italia

Roma, 11 gen. (askanews) – “Davanti alle impressionanti immagini che arrivano dalla Germania, non possiamo che esprimere grande solidarietà alle migliaia di agricoltori tedeschi che da giorni protestano contro il taglio delle agevolazioni per il gasolio agricolo, che saranno completamente eliminate entro il 2026, e contro il ripristino della tassa automobilistica per i mezzi agricoli”. Così in una nota il presidente della Copagri Tommaso Battista, plaudendo all’esempio dei produttori agricoli teutonici, che “stanno dando prova di grande compattezza e serietà, scendendo in piazza senza bandiere politiche o sindacali, ma anche di responsabilità, visto che al momento non si registrano tensioni o disordini”.

“Vale la pena di ricordare – aggiunge Battista – che gli agricoltori tedeschi, al pari dei colleghi transalpini, che avevano attuato proteste analoghe andate in scena all’inizio del mese scorso, e alla stregua dei produttori agricoli del nostro Paese, sono stretti da tempo nella morsa tra gli elevati costi di produzione, schizzati a seguito del drammatico conflitto in atto sul versante comunitario orientale, e remunerazioni a dir poco insoddisfacenti, sulle quali pesa ora la scure dei tagli decretati dal governo tedesco”.

“Quella del costo del carburante, infatti, e soprattutto del suo esorbitante aumento legato a doppio filo alle tensioni internazionali, è una questione molto sentita dagli agricoltori, in quanto va a incidere direttamente e sensibilmente sulla competitività delle imprese, nonché sul costo del prodotto finito”, rimarca il presidente della Copagri, evidenziando che “il malcontento serpeggia anche nel Belpaese, dove gli agricoltori devono da tempo fare i conti con costi di produzione alle stelle e redditività inesistenti o sempre più contenute”.

“E’ bene quindi confrontarsi sin da ora sulle possibili ripercussioni che le proteste in atto sul versante comunitario potranno avere in Italia, senza dimenticare che il gasolio agricolo è stato da tempo inserito tra i sussidi ambientalmente dannosi-Sad, per i quali è prevista una riduzione entro il 2030”, conclude Battista, assicurando che “gli agricoltori sono da tempo impegnati per contribuire al raggiungimento degli obiettivi comunitari in materia di sostenibilità ambientale, ma chiedono giustamente che un’analoga attenzione venga prestata alla sostenibilità economica delle aziende, andando quindi a individuare della alternative percorribili che consentano di diminuire l’utilizzo di carburante nel Primario”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *