Italia primo mercato, confermati investimenti per raddoppio capacità
Milano, 20 dic. (askanews) – “Il 2023 ha rappresentato per noi un altro passo avanti fondamentale nel percorso che ci porta a raggiungere i nostri obiettivi strategici, abbiamo consolidato la nostra presenza a livello globale, siamo cresciuti in tutti i principali mercati e canali. Le strategie sperimentate in questo anno ci porteranno a chiudere il 2023 con un fatturato in crescita, a doppia cifra rispetto all’anno scorso, che era già stato un anno record per noi”, con 2022 con un giro d’affari di 567,7 milioni. Cristina Scocchia festeggia i 90 anni di Illy snocciolando i traguardi raggiunti nel corso di quest’anno dall’azienda triestina e confermando gli investimenti che la porteranno ad avere una dimensione sempre più globale.
La ceo nel corso del suo intervento nel quartier generale di Trieste ha detto che “Aumenterà a doppia cifra anche l’utile netto in questo 2023, e dal punto di vista patrimoniale, la posizione finanziaria netta sarà in miglioramento rispetto al 2022, confermando la capacità del modello di business di garantire una solida generazione di cassa”.
Sulla scorta di questi risultati, ha ricordato Scocchia “il 30 novembre abbiamo varato un nuovo piano strategico 2024-2028 che prevede un ulteriore accelerazione del nostro sviluppo internazionale. Ovviamente non prescinderà da una continua espansione della nostra redditività operativa. Sappiamo che l’inflazione è attesa in diminuzione nel 2024, ma sappiamo anche che comunque il rischio recessione non è scongiurato a causa del perdurare della crisi macro economica e geopolitica. Nonostante tutto ci apprestiamo a finire il 2023 e a iniziare il 2024 con ottimismo, perché continueremo a fare leva sul nostro modello di business multicanale, a crescere a livello internazionale e a difendere e costruire il nostro posizionamento distintivo legato alla qualità superiore e sostenibile”.
In questo quadro di crescita anche sui mercati internazionali, la ceo ha garantito che “l’Italia rimane il nostro mercato più importante, dove vendiamo il 33% del nostro caffè, ma ovunque ci sia qualcuno che vuole bere un caffè di qualità superiore e sostenibile, noi ci siamo. A livello locale – ha detto – diamo lavoro direttamente o indirettamente a oltre 800 persone e generiamo un indotto che supera i 15 milioni all’anno”. In questa direzione, dunque, va l’impegno di “continuare a crescere a livello globale mantenendo a Trieste il nostro cuore e le nostre radici. All’inizio dell’anno abbiamo varato un piano industriale che prevede 270 milioni di investimento che punta al raddoppio della capacità produttiva, all’innovazione di prodotto, alla crescita e trasformazione digitale. Tutto al fine di migliorare la nostra performance e ampliare i nostri risultati per essere poi pronti all’apertura del capitale al mercato. Quasi la metà di quei 270 milioni – ha spiegato – saranno investiti qui a Trieste, perché qui realizzeremo una seconda tosteria, amplieremo le linee di produzione di tutti i nostri articoli iconici. Trieste continuerà ad essere il cuore della nostra attività, il fulcro della nostra strategia”.
La sostenibilità economica, tuttavia, non prescinde da quella ambientale. Per questa ragione la strategia di sviluppo è pensata per portare Illy “a essere carbon free entro il 2033, quando ci sarà un compleanno ancora più rotondo per l’azienda, che compirà 100 anni. Per allora – ha concluso Socchia – la strategia che stiamo ponendo in essere ci avrà reso un’impresa carbon free”.