Ai nipoti maggioranza delle società veronesi Allegrini e Corte Giara
Milano, 14 dic. (askanews) – “La famiglia Allegrini, nell’ambito del progetto di riassetto proprietario e di governance, finalizzato alla costante espansione dell’attività imprenditoriale nel settore vitivinicolo, ha concluso un primo accordo il cui risultato finale è destinato a procurare la suddivisione dei principali assets. In particolare, Francesco, Giovanni e Matteo Allegrini, eredi di Franco Allegrini, acquisiranno la maggioranza delle società veronesi Allegrini e Corte Giara, radicate in Valpolicella, e ne saranno alla guida unitamente a Silvia, erede di Walter Allegrini, mentre il Cav. Lav. Marilisa Allegrini e le figlie, Carlotta e Caterina, manterranno la proprietà delle aziende toscane, Poggio Al Tesoro a Bolgheri e San Polo a Montalcino, oltre che di Villa Della Torre a Fumane in Valpolicella”. E’ quanto si legge in un comunicato congiunto diffuso da quelle che da oggi possono essere considerate le due anime della celebre famiglia di imprenditori vitivinicoli veronesi.
Il passaggio tra la sesta e la settima generazione della famiglia Allegrini non avviene dunque né in modo naturale né tantomeno indolore, come già capitato a diverse dinastie del vino non solo italiano. La Cavaliere del Lavoro Marilisa esce insieme con le due figlie dall’azienda di circa 150 ettari nella culla della Valpolicella Classica, ereditata nel 1983 dal padre Giovanni Allegrini (uno degli artefici della rinascita di questo territorio vinicolo), che passa oggi ai suoi nipoti, i figli di Walter e Franco, i fratelli di Marilisa oggi scomparsi. Saranno loro a guidare la Cantina di Fumane (Verona) che aveva chiuso il 2022 con un fatturato “abbondantemente sopra i 30 milioni di euro, con un +20% rispetto al 2021”.
Per la Signora dell’Amarone, prima donna a finire nel 2017 sulla copertina della celebre rivista statunitense “Wine Spectator”, si apre invece una nuova avventura nel mondo del vino (e della cultura) che parte dalle solide tenute toscane di Montalcino (San Polo) e Bolgheri (Poggio al Tesoro), e sulla meravigliosa Villa della Torre a Fumane, per cui già lavora sua figlia Caterina. “La scelta di intraprendere strade diverse da quelle tracciate dal marchio storico Allegrini non è stata facile, soprattutto sul piano sentimentale” ha commentato ad askanews, Marilisa Allegrini, spiegando che “ha prevalso in me e nelle mie figlie l’idea di valorizzare le esperienze innovative svolte in questi anni a Bolgheri, a Montalcino e a Villa Della Torre, il nostro prezioso ed amato punto di riferimento culturale ed enologico in Valpolicella Classica. Si apre una stagione – ha concluso – dove la sapienza e la passione dei ‘costruttori’ accompagneranno, in libertà, autonomia e creatività, le generazioni nuove verso le sfide che il mondo del vino dovrà affrontare”.
“Da tempo, con i miei fratelli, Giovanni e Matteo, abbiamo intrapreso un percorso che si è formalizzato con l’acquisizione della maggioranza di Allegrini e Corte Giara” ha spiegato Francesco Allegrini, parlando di “un passo importante, che nasce con l’obiettivo di assicurare un futuro solido e una spinta innovativa alle aziende, determinato dal nostro entusiasmo e che poggia su importanti basi costruite nel tempo”. “La preziosa eredità che ci è stata tramandata è un impegno che affrontiamo consapevoli dell’importanza del ruolo che Allegrini svolge nel rappresentare il vino italiano nel mondo e nel promuovere il territorio della Valpolicella, al quale siamo profondamente legati” ha proseguito, concludendo “ad affiancarci nella guida delle aziende rimane nostra cugina Silvia, con cui rappresentiamo la settima generazione della famiglia, disegnando il futuro dell’azienda e completando la squadra in totale sintonia”.