Risultati Italian Food & Beverage Report 2023 di Savills

Roma, 13 dic. (askanews) – Le Food court dei centri commerciali stanno diventando attrazioni e destinazioni di interesse e, soprattutto negli ultimi 2 anni, hanno contribuito ad aumentare fatturato, attrattiva e vendite del settore ristorazione grazie a format in linea con le nuove esigenze dei consumatori. Dopo la fine della pandemia, infatti, specialmente nelle grandi aree metropolitane è cresciuta la propensione dei consumatori a mangiare fuori casa.

Secondo l’Italian Food & Beverage Report 2023 di Savills, nonostante la crescita dell’inflazione e la conseguente diminuzione di potere d’acquisto delle famiglie, i consumi nei servizi di ristorazione sono aumentati più rapidamente di quelli complessivi. Ristoranti, caffè e altre attività simili hanno assorbito il 66% dei consumi totali F&B, seguiti dai fast-food e attività di asporto (30%). Rispetto al 2019, i fast-food e i servizi da asporto sono le uniche attività che mostrano una crescita dei consumi (+24%).

Nei centri commerciali italiani si possono contare circa 130 food court, per un totale di 1.200 negozi. I brand alimentari stanno consolidando e ampliando la loro presenza anche nei centri extraurbani, soprattutto con il modello del franchising: le nuove aperture nel 2023 ammontano in media a circa 3 negozi per marchio, che potrebbero salire a 4 nelle previsioni per il 2024. Il format del fast food ha resistito all’impatto della crisi legata al Covid, grazie alla scalabilità e ai servizi di food delivery; nel corso del 2023 sono cresciuti attirando capitali provenienti da fondi di investimento.

Nelle moderne food court i ristoranti occupano ora meno metri quadrati rispetto al passato, anche se l’offerta è cresciuta in termini di numero di negozi, in particolare per i centri di medie e grandi dimensioni, mentre è diminuito solo nei piccoli centri commerciali.

Per quanto riguarda invece le high street, l’offerta è molto variegata e si distingue principalmente per il momento della giornata nel quale si usufruisce dei servizi. A Milano, ad esempio, l’offerta diurna è rivolta a impiegati, studenti e turisti ed è localizzata principalmente nel centro città o nei business district, grazie a ristoranti che offrono un servizio rapido e a catene con prezzi convenienti. L’offerta serale è più frequente fuori dal centro cittadino e i format tipici sono più assortiti: ristoranti indipendenti, dinner show, piccoli marchi in franchising con prezzi medi più alti rispetto all’offerta diurna. Indipendentemente dalla tipologia, ciò che accomuna queste due tipologie è una disponibilità di spazi da locare prossima allo zero.

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