Al via sperimentazione per iscrizione varietà nel catalogo viticolo
Milano, 11 dic. (askanews) – “Il Pinot Meunier è una delle varietà più utilizzate per la produzione di spumanti Metodo Classico a livello mondiale ma attualmente è vietata in Piemonte: anche alla luce dello sviluppo della Denominazione Alta Langa Docg ci sembra importante dare alla nostra regione un’ulteriore opportunità di sviluppo”. Così Nico Conta, presidente della Cantina Enrico Serafino di Canale (Cuneo) ha spiegato il senso del “Progetto sperimentale Enrico Serafino per l’ottenimento dell’iscrizione della varietà Pinot Meunier al catalogo viticolo regionale del Piemonte”.
Si tratta di un progetto di lungo periodo, voluto dal magnate statunitense Kyle Krause, dal 2015 proprietario della storica azienda vitivinicola piemontese, che si farà interamente carico di tutte le attività, dalla progettazione del vigneto sperimentale sino al risultato finale che sarà poi disponibile per tutti i viticoltori piemontesi. In questo percorso Enrico Serafino ha coinvolto la Regione Piemonte, titolare delle competenze per quanto riguarda il catalogo viticolo, e l’Istituto di istruzione superiore di Stato Umberto I di Alba (Cuneo), quale ente certificato di ricerca per la conduzione delle microvinificazioni sperimentali.
In pratica l’iter burocratico per l’iscrizione di un nuovo vitigno al catalogo viticolo regionale prevede la raccolta dei dati sperimentali per almeno tre campagne agrarie, seguita dalla validazione anche attraverso il tavolo vitivinicolo regionale, al termine della quale potrà avvenire l’iscrizione “in osservazione”, che dà inizio all’impianto di vigneti in scala maggiore, comunque, sempre soggetti a valutazione scientifico-sperimentale. Nel corso del 2023 sono stati individuati due siti, uno ad Alba a 150 metri slm con esposizione a Est, e uno a Cerretto Langhe a 520 metri slm esposto a Ovest, entrambi già piantati a Pinot Nero. Il primo, localizzato nei vigneti dell’istituto enologico, fa parte degli impianti sperimentali degli inizi degli anni Novanta per il progetto Alta Langa. E il secondo è di proprietà della Enrico Serafino ed è iscritto alla Docg Alta Langa.
Nel giugno scorso sono state innestate gemme di Pinot Meunier, clone Entav 865, provenienti da un vivaio francese specializzato nelle selezioni della Champagne. A partire dalla primavera 2024 le due tesi saranno oggetto di verifiche e confronti dal punto di vista di fenologie, caratteristiche agronomiche di fertilità e peso dei grappoli, produzione per ceppo e maturazione delle uve. Nelle successive tre vendemmie si svolgeranno le rispettive microvinificazioni sperimentali. Queste ultime verranno effettuate dall’Istituto Umberto I per la valutazione delle caratteristiche enologiche. I dati rilevati saranno poi sottoposti, presumibilmente ad inizio 2027, al Tavolo Vitivinicolo Regionale per la validazione e per la prima iscrizione ufficiale come vitigno in osservazione e successivamente per quella definitiva.
Nella Champagne il Pinot Meunier ha oramai raggiunto lo Chardonnay con circa 10.600 ettari, mentre in Italia si aggira intorno ai 50 ettari, perché autorizzato solo nella provincia di Trento e in Lombardia. Il leggero ritardo sul germogliamento e l’abbondante peluria lo rendono un vitigno più resistente rispetto a Pinot Nero e Chardonnay alle gelate primaverili che sono uno degli effetti del cambiamento climatico. Da qui l’interesse della Cantina di Canale che produce Metodo Classico dal 1878 e che nel 1994 aveva partecipato al progetto sperimentale Alta Langa.