CASERTA – L’ennesimo caso di violenza sulle donne è stato denunciato in Campania, questa volta di stalking. Non solo aggressioni fisiche, pugni o lesioni, ma anche ansia, angoscia e l’alterazione della routine indotta nel prossimo sono maschere sotto cui si nasconde la violenza.
Una storia che sembra essersi conclusa con un lieto fine quella verificatasi a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. I Carabinieri della Stazione di San Nicola la Strada hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di R.V.G. per atti persecutori ai danni della sua ex compagna.
Un episodio di stalking denunciato dalla giovane e confermato dalle indagini della Procura della Repubblica.
Il ragazzo, al termine della loro relazione, ha assunto comportamenti intimidatori ed ossessivi, con appostamenti sotto casa per incontrare la donna e spingerla a ricucire il precedente rapporto.
La pressione psicologica è stata esercitata anche attraverso i social network. L’uomo ha creato profili falsi con cui ha diffamato la malcapitata e la sua famiglia. Il ragazzo ha contattato pompe funebri per inscenare il finto funerale della madre della ragazza.
La donna ha necessariamente mutato le proprie abitudini di vita senza possibilità di scelta, venendo privata delle libertà morali. Stanca, turbata e con la volontà di tornare alla propria realtà, ha denunciato lo stalking dell’ex compagno alle forze dell’ordine.
Il giudice per le indagini preliminari, al netto delle prove emerse dagli accertamenti dei militari dell’Arma, ha emanato il provvedimento di custodia cautelare in carcere.
Uno scenario da film che invece risulta essere la piaga quotidiana contro cui combattono numerose donne.
Il coraggio della giovane e l’efficienza delle autorità hanno concluso la vicenda prima che si potesse verificare uno scenario peggiore.
Per quanto difficile e disperata sia la situazione, la denuncia si conferma sempre l’arma migliore contro la violenza.