Troppo bassa la percentuale (10%) di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco
Napoli torna capitale della ricerca scientifica con un appuntamento di rilevanza internazionale. Esperti di tutto il mondo sono presenti all’ombra del Vesuvio, fino al 7 dicembre, per partecipare al Secondo Simposio Europeo sulle Malattie Genetiche e Rare Cardiovascolari, organizzato da Giuseppe Limongelli (Centro riferimento europeo malattie rare del cuore, Ospedale Monaldi, Università Vanvitelli) e Perry Elliott (Direttore dipartimento cardiovascolare, University College of London).
Un’agenda, quella di questo evento, densissima di contenuti: si parlerà di nuove terapie geniche e molecolari nel campo delle malattie rare del cuore, verranno presentate le nuove linee guida delle cardiomiopatie, i lavori sulla morte improvvisa di Lancet e il Manifesto rete internazionale cardiomiopatie.
Il Simposio è il secondo che si celebra a Napoli, dopo quello del 2015, che si svolse in occasione dell’approvazione del Primo Piano Nazionale Malattie Rare (ottobre 2014), e delle linee guida europee sulle cardiomiopatie ipertrofiche (settembre 2014).
Anche questo evento segue due tappe miliari nel settore delle malattie rare, come la approvazione del Secondo Piano Nazionale Malattie Rare (maggio 2023) e la pubblicazione delle nuove linee guida sulle cardiomiopatie (agosto 2023), di cui i coordinatori scientifici sono autori. Durante il congresso, sarà inoltre presentato il “manifesto” dell’International Cardiomyopathy Network (ICON), di cui è presidente Perry Eliott, direttore del Dipartimento cardiovascolare dell’University college of London.
“Riunendo alcuni dei più grandi esperti mondiali”, spiega Elliott, “miriamo a evidenziare i recenti progressi nelle malattie cardiovascolari ereditarie, con un focus particolare sui nuovi approcci alla diagnosi e al trattamento”.
L’evento, inoltre, ospiterà la commissione Lancet sulla morte improvvisa (Lancet Commission on Sudden Death), che ha recentemente presentato le linee guida internazionali sul tema, e sarà una occasione unica per parlare di un tema fondamentale, quale la necessità di una nuova legge sulla morte improvvisa cardiaca giovanile e dell’importante ruolo della autopsia molecolare.
Sull’argomento interviene Cristina Basso, Direttore della Unità Operativa Complessa di Patologia cardiovascolare dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova “La ricerca sulle malattie rare”.
La giornalista scientifica e scrittrice Olga Fernandes commenta: “appuntamenti come questo di Napoli sono fondamentali perché confermano la centralità della nostra città in questo settore così importante”.
L’articolo La morte improvvisa nei giovani proviene da Notiziedi.it.