Per finanziare ricerca, il 5 dicembre si battono grandi vini italiani
Milano, 3 dic. (askanews) – Martedì 5 dicembre alle 19 nella sede dell’Associazione italiana sommelier (Ais) a Milano si terrà una nuova edizione di “Wine for Parkinson”, l’asta benefica di alcuni tra i più pregiati vini italiani il cui intero ricavato andrà a favore della ricerca scientifica sulla malattia di Parkinson.
Seconda patologia neurodegenerativa in Italia per numero di pazienti (circa 300mila), il Parkinson è una malattia cronica che nel tempo può diventare altamente invalidante sia per la persona che ne è colpita, sia per l’intero nucleo familiare. La ricerca scientifica sta facendo passi da gigante ma ha bisogno di un supporto condiviso per andare avanti e scoprire nuove terapie. A questo scopo, la Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus, in collaborazione con l’Ais, la Casa d’Aste Gelardini & Romani Wine Auction, il conte Francesco Marone Cinzano, Roberto Marchetti e alcune delle principali case vitivinicole italiane, hanno unito le loro forze per questa nuovo capitolo dell’asta benefica.
L’evento, condotto dal giornalista Gianluca Semprini che affiancherà il battitore della Casa d’Aste Gerardini & Romani Wine Auction, si terrà sia in presenza (con prenotazione obbligatoria a comunicazione@fondazionelimpe.it) che in streaming, così da permettere a tutti di poter acquistare i lotti.
“Aiutare la ricerca è un grande onore per noi – ha commentato il presidente Ais, Sandro Camilli – e per questo ospitiamo una manifestazione così nobile e di grande pregio, sia per gli obiettivi che questa si prefigge, sia per la grande qualità delle donazioni fatte dalle più grandi Cantine italiane”.
Sull’importanza dei questa iniziativa solidale, è intervenuto anche il conte Francesco Marone Cinzano, storico produttore di Brunello di Montalcino con l’iconica Col d’Orcia, e grande sostenitore della causa portata avanti dalla Limpe: “La Fondazione è una realtà seria ed importante, un punto di riferimento nella ricerca scientifica che ho l’immenso piacere di poter aiutare, mettendo a disposizione della lodevole iniziativa di Ais alcune vecchie annate di Col d’Orcia”.