“Inviare messaggio politico chiaro”
Dubai, 1 dic. (askanews) – “Nonostante i progressi compiuti dopo l’Accordo di Parigi, continuiamo a dover affrontare un evidente ‘gap di adattamento’. E le risposte inadeguate non solo amplificano gli impatti del cambiamento climatico, ma aumentano anche le tensioni sulla scarsità delle risorse e ostacolano il progresso verso lo sviluppo sostenibile. Ritengo pertanto che questo primo Global Stocktake debba segnare un punto di svolta, inviare un messaggio politico chiaro e costruire un quadro più efficiente per i nostri sforzi comuni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una sessione dei lavori della Cop 28 di Dubai dedicata all’adattamento ai cambiamenti climatici.
“L’adattamento – ha aggiunto – è una priorità per tutti, ed è una priorità per l’Italia, che, come nazione del Mediterraneo, è una delle aree geografiche del pianeta identificata come ‘hot spot’ climatico, è ben consapevole delle proprie responsabilità, non solo al proprio interno ma nel contesto globale. Per questo stiamo lavorando, con determinazione, per rispondere all’appello lanciato alla Cop 26 affinché i Paesi industrializzati raddoppino, collettivamente ed entro il 2025, il loro sostegno per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad affrontare le conseguenze del cambiamento climatico”.
L’Italia, ha ricordato, “intende destinare una quota estremamente significativa del Fondo italiano per il clima – la cui dotazione complessiva è di 4 miliardi di euro – alle nazioni più vulnerabili dell’Africa, per iniziative volte alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Non però attraverso un approccio caritativo, perché l’Africa non ha bisogno di carità. Ha bisogno di essere messa in condizione di competere ad armi pari, per crescere e prosperare grazie alla moltitudine di risorse di cui il continente dispone. Una cooperazione tra pari, rifiutando approcci paternalistici e predatori”.
Ricordando che l’Italia contribuirà con 100 milioni di euro al lancio del Loss and Damage Fund a beneficio delle nazioni più vulnerabili, Meloni ha concluso che “chiaramente, le singole nazioni possono fare poco senza la collaborazione internazionale, e ogni forum multilaterale deve saper fare la propria parte. Ed è ciò che porteremo avanti anche quando l’Italia assumerà la presidenza del G7 nel 2024”.