Efficienza, basse emissioni e valorizzazione dei sottoprodotti
Roma, 30 nov. (askanews) – Si chiude oggi, dopo un’intensa due giorni, Agroener, il progetto Crea interamente dedicato all’energia in agricoltura, in particolare all’ottimizzazione dei consumi e delle rese e alla valorizzazione dei sottoprodotti agroforestali e agroindustriali a fini energetici con lo scopo di far fronte ai cambiamenti climatici, in linea con l’Unione Europea in termini di efficienza energetica e basse emissioni di carbonio, per ottenere evidenti e importanti ricadute sull’ambiente e risparmi economici.
Il progetto AgroEner, “Energia dall’agricoltura: innovazioni sostenibili per la bioeconomia” è finanziato dal Masaf e coordinato dal CREA – Centro di ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari. Ha durata di 7 anni e mezzo.
“I risultati ottenuti e quelli in via di consolidamento – ha commentato Paolo Menesatti, direttore del CREA Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari – potranno offrire, insieme alle attività di dimostrazione e disseminazione, nuove opportunità di applicazioni tecniche con ridotti impatti ambientali e risparmi economici, particolarmente necessari e auspicati dato il contesto attuale di crescita esponenziale dei costi energetici, di incertezza negli approvvigionamenti da fonti non rinnovabili e, soprattutto di attivo contrasto ai cambiamenti climatici attraverso la riduzione delle emissioni climalteranti”.
Miglioramento, sviluppo e promozione dell’efficienza energetica delle macchine, delle attrezzature agricole e della meccanizzazione sono i principali risultati del progetto: si va dall’ottimizzazione di consumi energetici, rese colturali e della manodopera, all’Intelligenza Artificiale, al risparmio idrico, al trattore a biometano per l’esecuzione di lavorazioni del terreno, fino ad arrivare all’agricoltura di precisione. E ancora, sviluppo della filiera delle biomasse solide agroforestali, un’importante fonte di energia rinnovabile. Sviluppo della filiera del biogas e molto altro.