A Napoli il convegno nazionale dell’Associazione italiana dottori commercialisti con il sindaco Manfredi e il presidente dell’Odcec Eraldo Turi
“Il bello è una risorsa ed è fondamentale utilizzarlo per l’economia, siamo a Napoli ed è la città, così come gran parte dell’Italia, che se lo può permettere e lo sta facendo. Queste due risorse, economia e bello vanno messe insieme, coniugate per dare una spinta alla nostra nazione”. Il presidente dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti, Andrea Ferrari, ha dato il via con queste parole al convegno nazionale dell’Aidc che si è tenuto a Napoli a Villa Doria D’Angri, nella sede dell’Università Parthenope. Il dibattito è stato diviso in due parti: una pubblicistica e una privatistica.
La prima, dopo il saluto del sindaco Gaetano Manfredi e di Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, ha visto diversi relatori confrontarsi sul tema del bello come risorsa per gli enti pubblici.
“Dopo l’emanazione di un principio contabile per gli enti pubblici italiani – ha detto il presidente Ferrari – che consente di dare un valore al patrimonio artistico culturale è stato fatto un passo in avanti molto importante per le casse dello Stato. Era un gran difetto della nostra comunicazione contabile pubblica perché, questo grande patrimonio, restava inespresso nei nostri conti”.
Nel corso della sessione dedicata alla valutazione dei beni culturali sono emersi due aspetti rilevanti: con la riforma Accrual sarà possibile rappresentare i beni culturali, tenendo conto della fruibilità futura dei beni e quindi con il valore d’uso e sostenibile. In secondo luogo la valutazione prospettica richiede competenze e professionalità diverse, così che gli amministratori pubblici possano rendicontare cosa fanno delle risorse spese.
Nel corso del dibattito il Soprintendente Abap per l’Area Metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo, seguendo l’intervento del capitano Massimo Croce, Comandante Nucleo CC Tutela e Patrimonio Culturale di Napoli, ha annunciato il ritrovamento di un quadro di Botticelli a Gragnano, una di quelle opere smarrite da oltre 50 anni patrimonio della collettività e possibile risorsa economica pubblica.
“Dare un indirizzo su come fare crescere economicamente al meglio la nostra città, facendo accrescere gli asset relativi ai monumenti e ai beni artistici e come farli rendere al meglio – ha detto il presidente dell’Aidc di Napoli Alfredo Ruosi – , è un compito che tocca anche noi commercialisti.
Lo spieghiamo in una relazione finale in cui mettiamo l’accento sull’importanza del principio contabile che consente di dare un valore al patrimonio artistico e suggerendo alcune modifiche per aumentare la crescita economica approfittando del bello che la nostra città ci offre”.
Tra i relatori presenti Fabio Giulio Grandis, ordinario di economia aziendale presso l’Università degli Studi Roma Tre, componente dello Standard Setter Board, Mariano D’Amore, ordinario di Economia aziendale presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, presidente dello Standard Setter Board, Fabiana Forte, professore associato di Estimo presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Andrea Biekar, dottore commercialista Presidente Aidc sezione di Ancona e Consigliere Aidc Nazionale, Franco Broccardi, dottore commercialista, esperto in economia della cultura, arts management e gestione e organizzazione aziendale, Renata Picone, ordinaria di Restauro architettonico Università degli Studi di Napoli Federico II, Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio di Napoli, Daniela Magnetti, storica e critica d’arte, Direttore Artistico di Banca Patrimoni Sella & C., Paola Piantedosi, avvocato e dottore commercialista, segretario di Aidc Nazionale, Luca Manelli, Professore aggiunto di Strategy and Enterpricing Family del Politecnico di Milano, Stefano Pantelli, Amministratore Delegato Sella Fiduciaria S.p.A. società fiduciaria e family office del Gruppo Sella, Doris Sommavilla, Direttore Stonehage Fleming divisione family office, Giovanni Balsamo, dottore commercialista e presidente del Collegio dei Probiviri di Aidc sezione di Palermo.
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