Mentre a novembre risale il clima di fiducia tra i consumatori

Roma, 29 nov. (askanews) – Il clima di fiducia dei consumatori migliora in Italia, ma quello delle imprese si è ulteriormente indebolito. Secondo le ultime rilevazioni effettuate dall’Istat, a novembre si sono registrati “segnali eterogenei”: fra i consumatori si stima un aumento del clima di fiducia (l’indice passa da 101,6 a 103,6) mentre l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese diminuisce da 103,9 a 103,4.

Peraltro “il clima di fiducia delle imprese cala per il quarto mese consecutivo – è il commento dell’istituto – raggiungendo il livello più basso da aprile 2021. La riduzione dell’indicatore è determinata dal peggioramento della fiducia nei servizi di mercato e nelle costruzioni”.

“L’indice di fiducia dei consumatori, dopo quattro mesi consecutivi di calo, torna ad aumentare pur mantenendosi al di sotto del livello medio registrato nel periodo gennaio – ottobre 2023. Si segnala – dice ancora l’Istat – un generale miglioramento di tutte le nove variabili che compongono l’indicatore ad eccezione delle aspettative sulla disoccupazione, che sono in lieve peggioramento”.

L’istituto di statistica segnala inoltre un diffuso miglioramento delle opinioni dei consumatori sia sulla situazione personale sia su quella economica generale. L’evoluzione positiva è sintetizzata dai quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti: il clima personale e quello corrente registrano gli incrementi più consistenti (il primo passa da 98,6 a 101,2 e il secondo da 97,4 a 99,8); il clima futuro aumenta da 107,7 a 109,3 e il clima economico sale da 110,5 a 111,0.

Tornando alle imprese, segnali contrastanti provengono dai quattro comparti economici indagati: nei servizi, dice l’Istat, e nelle costruzioni si stima una decisa riduzione dell’indice di fiducia (da 98,0 a 96,4 e da 163,8 a 161,3, rispettivamente); nella manifattura e, soprattutto, nel commercio la fiducia è in miglioramento (l’indice sale, nell’ordine, da 96,1 a 96,6 e da 106,1 a 107,4).

Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano leggermente i giudizi sugli ordini mentre crescono le attese sulla produzione e le scorte sono giudicate in lieve decumulo. Nelle costruzioni si stima un deterioramento di tutte le componenti.

Nei servizi di mercato si evidenziano dinamiche negative per tutte le componenti dell’indice di fiducia. Con riferimento al commercio al dettaglio, i giudizi sulle vendite sono in peggioramento e le scorte di magazzino mostrano un lieve accumulo; le attese sulle vendite, invece, aumentano marcatamente, specie per la grande distribuzione.

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