E’ norma propaganda

Roma, 28 nov. (askanews) – La normativa attuale prevede un differimento dell’esecuzione della pena per le donne in stato di gravidanza o con figli che hanno meno di un anno ma con le nuove norme contenute nel pacchetto sicurezza varato dal governo di centrodestra questo differimento diventerebbe “facoltativo”. Lo ha detto il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Giustizia della Camera Devis Dori, durante una conferenza stampa alla Camera alla quale hanno aderito tutti i gruppi di opposizione.

“La norma può essere espunta quando arriverà in Parlamento, si tratta di una norma ideologica”, ha sottolineato Dori. L’ultimo pacchetto Sicurezza del Governo elimina, appunto, l’obbligo contenuto nell’articolo 146 del Codice penale di differimento dell’esecuzione carceraria per le donne incinte o con figli con meno di un anno d’età. “Gli Icam, gli istituti a custodia attenuata per detenute madri, dove dovrebbero andare queste donne, sono solamente quattro nel nostro Paese e comunque ci sarebbe lo sradicamento della donna incinta o con il bambino dal suo ambiente familiare, è una violazione dei diritti della donna e del bambino”, ha osservato Valentina D’Orso del Movimento Cinquestelle sottolineando che “tenere bambini in carcere non è degno di un paese civile”.

“Da parte di questo governo c’è un vero e proprio attacco all’infanzia, la centralità del bambino sfugge molte volte a questo governo – ha osservato Debora Serracchiani del Pd -. Questa norma lascia costernati, un paese come l’Italia non se lo merita, lanciamo un appello che sia una sorta di missione collettiva che metta al centro il benessere del bambino”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *