Priorità lotta al traffico
Bruxelles, 28 nov. (askanews) – C’è una presa di coscienza, da parte dell’Ue, della priorità del contrasto ai trafficanti di esseri umani, anche grazie all’Italia, e un interesse per l’accordo con l’Albania sui migranti che potrebbe diventare un “modello pilota” per gli altri Stati membri per i paesi terzi del Mediterraneo. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi,áincontrando i giornalisti a margine della Conferenza internazionale per una alleanza globale per il contrasto al traffico di migranti, a cui ha partecipato oggi a Bruxelles. á Questa conferenza, ha detto il ministro, “è un appuntamento importante, perché segna un avanzamento nella presa di coscienza della priorità del contrasto ai trafficanti di esseri umani. L’Italia ha avuto un ruolo, credo, nell’affermazione nell’agenda europea di questo tema; sicuramente è un ruolo che ha avuto fino adesso e che si ripromette di avere anche in futuro”.
Che il protocollo con l’Albania possa essere un modello per altri paesi, ha aggiunto Piantedosi, “non lo dico, io non lo diciamo noi, ma l’ho sentito dire qui: riscuoto sempre di più, anche nelle interlocuzioni informali che sto avendo con i colleghi, questa grande attenzione su questa grande iniziativa sicuramente innovativa dell’Italia, che adesso dovrà essere ‘messa a terra’, come si suol dire; ma c’è grande interesse, proprio nella logica del fatto che potrebbe essere un modello pilota”.
A chi chiedeva se i tremila migranti che potrebbero essere sbarcati in Albania non siano pochi, e come questo possa essere risolutivo rispetto ai flussi che arrivano in Italia, il ministro ha replicato che il governo considera “che sia risolutivo, nel senso che sia partecipe del più ampio sistema di contrasto all’immigrazione irregolare, che comunque vogliamo attuare e attuiamo anche su altri versanti; sicuramente – ha aggiunto – se il contrasto si rivelerà efficace avrà anche un’efficacia nella deterrenza, quindi entrambe le cose”.
Quanto a eventuali nuovi accordi simili con altri paesi, tipo l’Egitto, Piantedosi ha ricordato che “prima ancora che con l’Egitto, noi abbiamo avuto una importante trilaterale l’altro giorno in Italia con il ministro dell’Interno tunisino e con quello libico. L’ho citato anche nell’intervento che ho fatto in questa conferenza. Anche su questo – ha sottolineato – abbiamo aperto un versante di interesse da parte della Commissione europea. Credo che anche questo sia un versante da esplorare e da portare sempre più avanti”.
Riguardo al fatto, rilevato sempre più frequentemente che i trafficanti, oltre a lucrare sugli esseri umani, li derubano Piantedosi ha osservato che “questa è una cosa che abbiamo registrato e sanzionato, abbiamo fatto anche degli arresti, e di questo io sono grato le forze dell’ordine che hanno operato in condizioni anche difficili in mare quest’estate soprattutto; è una tendenza che abbiamo registrato e che dà ancora di più il senso della spregevole caratteristica del fenomeno del traffico di esseri umani”. E’ un fenomeno “che abbiamo verificato tendeva ad affermarsi, e quindi abbiamo rafforzato gli strumenti di contrasto anche su questo”.
Infine, a un giornalista che chiedeva se sia ottimista sul fatto che si possa chiudere entro la fine della legislatura europea il Patto Ue sull’immigrazione, su cui governi e Parlamento europeo stanno ancora negoziando, il ministro ha risposto: “Abbastanza ottimista, perché il nostro ambasciatore qui, Vincenzo Celeste”, il rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue, “mi ha informato riguardo agli elementi della discussione su cui è in atto un forte negoziato. Sono elementi che segnano ancora delle distanze tra le istituzioni, il Consiglio e il Parlamento europeo; ma credo – ha concluso Piantedosi – che siano tutti elementi abbastanza componibili, e quindi io sono abbastanza fiducioso che possa avvenire al più presto” l’approvazione finale del Patto.