Oggi momento confronto al Masaf per fare il punto sul settore

Roma, 28 nov. (askanews) – “Ci auguriamo che, con l’approvazione del nuovo regolamento europeo sulle Dop e Igp, con il lavoro che oggi l’Italia sta facendo a favore dei Consorzi e con l’apporto determinante del Masaf e del ministro Lollobrigida, si possa dare un grande impulso a questo settore che, sulla scia del mondo del vino, dei formaggi e dei salumi, deve assolutamente occupare lo stesso spazio delle Dop più note”. Lo ha detto Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, a margine della conferenza promossa da Origin Italia dal titolo “Olio Extravergine d’Oliva: il fattore IG”, un momento di confronto tra i Consorzi di Tutela, gli operatori del settore e le istituzioni su un comparto che ha grandi potenzialità di crescita proprio a partire dal valore dei territori d’origine.

“Il convegno di oggi – ha aggiunto Baldrighi – è importante perché accoglie quasi per intero i produttori Dop e Igp del’olio, che è un settore traninante e di grande fama per il made in Italy agroalimentare, ma che ha bisogno di una spinta organizzativa, perchè la frammentazione, pur nella specialità delle singole Dop, è molto ampia”.

Con 50 oli extravergine d’oliva DOP IGP, l’Italia è in questo settore il Paese più rappresentativo a livello comunitario e mondiale per numero di riconoscimenti d’origine. Dai terrazzamenti liguri alle colline umbre o toscane, dalle piane pugliesi alle valli siciliane, dalle pendici dei monti abruzzesi ai laghi, l’extravergine d’oliva italiano si esprime con oltre 500 varietà di olive. Sono 24 i Consorzi di Tutela riconosciuti dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Circa 23.500 gli operatori impiegati nel settore.

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