Una rivoluzione che va oltre l’automazione

Roma, 27 nov. (askanews) – Nove zeri e una crescita dinamica, l’intelligenza artificiale è la star del panorama tech del nostro secolo. Nel corso del 2022 il valore del mercato globale dell’IA ha raggiunto 136,55 miliardi di dollari, aprendo la strada verso una rapida escalation. Secondo le previsioni del rapporto “Artificial Intelligence Market Size, Share, Growth Report 2023” di Grand View Research, si prevede un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 37,3% nel periodo compreso tra il 2023 e il 2030, con ricavi previsti di 1.811,75 miliardi di dollari entro il 2030. Questa dinamica non si ferma alle cifre impressionanti: l’intelligenza artificiale sta gettando le basi per una rivoluzione in settori chiave dell’economia mondiale. E anche l’ambito della contabilità non sfugge a questa onda di innovazione e trasformazione. Ma quali sono gli impatti concreti che l’Intelligenza Artificiale sta avendo sulla contabilità e su come le imprese stanno ridefinendo le loro strategie finanziarie?

“La combinazione di vasti insiemi di dati e potenti algoritmi offre opportunità senza precedenti per migliorare l’efficienza, la precisione e la strategia nel campo contabile”, spiega Cristina Filippi, Fondatrice e CEO Artemis, società di consulenza che utilizza l’intelligenza artificiale per la consulenza contabile alle aziende. “Il primo e più evidente impatto dell’IA sulla contabilità è l’automazione di compiti ripetitivi. La classificazione delle transazioni, la riconciliazione dei conti e la preparazione dei report finanziari possono essere eseguiti con una velocità e una precisione che superano le capacità umane. Questa automazione permette ai contabili di dedicare più tempo per i compiti ad alto valore aggiunto, come l’analisi finanziaria e la consulenza strategica. Ma l’IA non si ferma all’automazione. Gli algoritmi possono prevedere le tendenze finanziarie, identificare anomalie e suggerire azioni correttive. Ad esempio, l’IA può analizzare enormi quantità di dati per identificare modelli di spesa e suggerire modi per ottimizzare le uscite”. L’Intelligenza artificiale, una delle tendenze tecnologiche più avvincenti e, talvolta, controverse dei nostri giorni, si configura come un terreno fertile per svariate opportunità, ma non è privata di complessità e sfide. Una tra tutte, la possibilità che in un futuro prossimo l’implementazione di soluzioni basate sull’IA possa mettere a rischio la stabilità di molti posti di lavoro, anche nel settore contabile.

“La formazione e l’aggiornamento delle competenze sono essenziali per i professionisti contabili – spiega Filippi – i quali devono necessariamente comprendere le potenzialità e le limitazioni delle tecnologie basate sull’IA, integrandole nelle loro operazioni e strategie. Oltre alle sfide ci sono però molte opportunità. La consulenza aziendale, in particolare nel settore contabile, può trarre enormi benefici. Con l’accesso alle analisi predittive, i consulenti possono offrire raccomandazioni più informate e proattive. Ciò potrebbe tradursi in strategie fiscali ottimizzate, piani finanziari più efficaci e decisioni di investimento più sagge. Dunque l’IA potrebbe elevare il ruolo del contabile da quello di un semplice numero a un consulente strategico di valore, sfruttando la tecnologia per offrire visioni più profonde e soluzioni innovative ai clienti”.

In un’era dominata dalla crescente spinta digitale, l’Intelligenza Artificiale si pone come una forza motrice in grado di ridefinire il panorama aziendale e le strategie future delle imprese, ottimizzando il lavoro contabile e l’efficienza dei processi finanziari aziendali. “L’impiego dell’IA nell’attività dei commercialisti si traduce in una semplificazione e ottimizzazione delle attività contabili, riducendo gli errori umani e abbattendo drasticamente i costi per le imprese – afferma Filippi – l’Unique Value Proposition del nostro modello di consulenza permette alle aziende, in particolare PMI, startup e aziende innovative, di avere un notevole risparmio di tempo, una maggiore precisione e una considerevole riduzione dei costi contabili aziendali. Ciò è dimostrato da due casi concreti che abbiamo seguito. Una impresa, con un reparto contabile interno, grazie all’utilizzo dell’IA è riuscita a ridurre i costi da 35.000 a 5.000 euro, consentendo un impiego più efficace delle risorse nelle attività chiave del business. Una S.r.l., invece, ha tagliato i costi della gestione contabile da 6.000 a 3.000, utilizzando il risparmio per ampliare i servizi offerti, tra cui un’analisi finanziaria completa e una valutazione aziendale, fornendo informazioni preziose per il successo dell’impresa”. L’Intelligenza Artificiale può quindi contribuire a ridurre i costi della gestione contabile, consentendo alle aziende di reinvestire i risparmi in attività produttive, ampliando così il potenziale di crescita e sviluppo aziendale.

“E’ ormai dimostrato che Il futuro della contabilità e della consulenza aziendale, è plasmato dall’IA. Sebbene la sua adozione richieda un investimento in formazione e tecnologia, i benefici in termini di efficienza, precisione e strategia sono troppo importanti per essere ignorati”, conclude Cristina Filippi.

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