Al Castello di San Salvatore a Susegana organizzato da Uva Sapiens

Milano, 26 nov. (askanews) – Uva Sapiens, società di consulenza tecnica nel settore vinicolo con sede a Farra di Soligo (Treviso), organizza il 1 dicembre un convegno dal titolo “Il vino che verrà. Contaminazioni multidisciplinari per un’evoluzione necessaria”, che si terrà al Castello di San Salvatore a Susegana (Treviso).

“La domanda che sempre più ci muove e ci stimola è quella di capire quali siano oggi e saranno nel prossimo domani le condizioni produttive ma anche percettive e culturali che saranno funzionali al perpetuare del mondo del vino” racconta il presidente di Uva Sapiens, Umberto Marchiori, spiegando che “per farlo siamo fermamente convinti che non possiamo limitarci a trovare delle risposte all’interno della cultura del vino intesa come tecnica specifica ma dobbiamo invece aprirci a mondi e settori diversi da cui trarre contaminazioni positive, stimoli e anche provocazioni”.

“Ecco perché – precisa Marchiori – al nostro appuntamento del 1 dicembre saranno sedute allo stesso tavolo personalità che appartengono a modalità cognitive e intellettuali così differenti tra loro: dal professor Attilio Scienza, all’antropologo Paolo Scarpi, dall’ingegnere ed ex team principal di scuderia Ferrari, Mattia Binotto, allo storico Danilo Gasparini, dal neoeletto Master of Wine Andrea Lonardi, al neurobiologo Stefano Mancuso”.

“Siamo felici di riunire in questa occasione amici di oggi e di ieri, aziende con cui collaboriamo, ma anche giornalisti e professionisti per condividere insieme l’idea che il vino rappresenta oggi più che mai una forza capace di evolvere grazie al contributo di tante competenze diverse oltre che ad un approccio sì tecnico ma anche e forse soprattutto umanistico” dichiara Mattia Filippi, socio di Uva Sapiens insieme con Umberto Marchiori e Roberto Merlo, spiegando che “desideriamo, attraverso i contributi dei nostri relatori, ‘buttare la palla in avanti’ per esplorare nuove soluzioni e costruire nuove consapevolezze in quello che rappresenta oggi un tempo che ci impone di mettere in discussione i vecchi paradigmi ed aprirci a nuovi scenari”.

A moderare il tavolo dei relatori, il direttore di Wine Meridian, Fabio Piccoli.

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