Sono andati a locali di Siena, Cernobbio, Asti, Londra e New York
Milano, 18 nov. (askanews) – Da Siena passando per Cernobbio fino ad Asti, da Londra a New York. Parte dalla Toscana e arriva oltreoceano il 32esimo “Leccio d’Oro”, il riconoscimento del Consorzio del vino Brunello di Montalcino che oggi, in occasione della seconda giornata della 32esima edizione di “Benvenuto Brunello”, ha rivelato i cinque vincitori tra ristoranti ed enoteche, nazionali e internazionali con una wine list altamente rappresentativa dei vini espressione del borgo toscano.
A salire sul podio per la sezione dedicati ai ristoranti del Belpaese è il Ristorante Veranda dell’Hotel Villa d’Este a Cernobbio, che vanta una Cantina con più di 50mila bottiglie e in carta vini propone una selezione di oltre 3.500 etichette, di cui 300 provengono da Montalcino. Dalle sponde del lago di Como alla Grande Mela con il ristorante Sistina, nell’Upper East Side. Il locale ha una collezione di opere d’arte che vanno da Matisse a Mirò e dispone di una Cantina con circa 100mila bottiglie e 4.600 etichette, tra cui le migliori annate di Brunello e Brunello Riserva.
A trionfare nella categoria enoteche, il Quadrifoglio di Calosso (Asti), il cui catalogo online propone oltre cento etichette tra Brunello e Rosso di Montalcino, e Il Berry Bros. & Rudd di Londra, con un e-commerce che supera le cento referenze ilcinesi. Resta invece in Toscana il Premio speciale Leccio d’Oro “Rosso di Montalcino”, assegnato all’Osteria Il Bargello di Siena. Il locale dispone dal 2020 anche del Salotto del Vino, un’enoteca che conta circa mille etichette di cui quasi cento sono di Montalcino. Inoltre, le proposte giornaliere al calice includono sempre un Rosso o un Brunello.
Istituito nel 1994, il Premio Leccio d’Oro è dedicato ai ristoranti e alle enoteche nazionali ed estere con una wine list particolarmente rappresentativa dei vini espressione del borgo toscano, a partire proprio dal Brunello. La Giuria del Premio è composta dal presidente e da membri del consiglio del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.